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Trenitalia: «Cambiamo ma deve decidere il Viminale»

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Dauna parte il ministero dell'Interno, dall'altra la più grande azienda di trasporto del Paese. Due protagonisti che in vista delle elezioni sono tornati a siglare una convenzione per permettere a chi deve spostarsi in treno per andare a votare nel Comune di residenza uno sconto del 60% sui treni Regionali e quelli Espressi. «Ogni anno noi e il ministero - spiega un funzionario di Trenitalia- sigliamo questa convenzione per agevolare i "fuori sede" a tornare nel loro Comune per votare. È un'ottima iniziativa che siamo felici di sostenere anche se ci rendiamo conto che questo accordo riprende un decreto molto datato. All'epoca molti treni non prevedevano supplementi e per questo il 60% di sconto era decisamente vantaggioso. Oggi invece le cose sono cambiate». «Per questo - continua il funzionario dopo aver presentato il nuovo servizio sperimentale di consulenza gratuita sulla corretta igiene orale ideato per alcuni treni Frecciarossa – se il ministero volesse rivedere la convenzione noi saremo disponibili a sederci allo stesso tavolo e valutare la migliore soluzione». Ale. Ber.

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