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«Ho fatto già 50 bus, vinceremo ovunque»

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Vedoun grande entusiasmo. La manifestazione di sabato è stata un'idea geniale, era quello che voleva il nostro popolo». Tossisce Daniela Santanché, sottosegretario all'Attuazione del programma e leader del Movimento per l'Italia, nel bel mezzo di una riunione. Tossisce per il raffreddore di fine inverno e si infiamma pensando al corteo di sabato. Onorevole, scenderà anche lei in piazza? «Certo. E mica da sola. Sono già pronti cinquanta pullman da tutta Italia. I nostri sono stra-galvanizzati». Da tutta Italia? «Vuole l'elenco?» Non tutti e cinquanta, magari «Sicilia, Calabria, Piemonte, Veneto, Marche, Lombardia. Posso continuare se vuole. I nostri hanno capito la posta in gioco». E qual è la posta in gioco? «Che vogliono sovvertire la volontà popolare, vogliono un Paese come un Grande Fratello. Ma a differenza del gioco televisivo alla fine non vinci un premio ma vai dentro. Dentro, capito? In galera». In verità tra quelli del Pdl c'è grande demoralizzazione, in tanti dicono: se non siete capaci manco a presentare le liste non vi veniamo a votare. «Non ho sentito dire una cosa simile. Al contrario, c'è una grande volontà di manifestare perché in gioco c'è la democrazia. I Tar non ci fanno presentare le liste, le procure ci vogliono togliere di mezzo». Lei riscontra più entusiasmo tra i suoi, che comuqnue due anni fa non votarono per Berlusconi, che tra quelli del Pdl? «Parlo dei miei che conosco. Ma comunque in giro vedo grande mobilitazione da parte di tutti». Non crede che comunque anche le inchieste possano avere un effetto sul voto? «Certo, come no. Ci farà vincere in tutte le Regioni che sono in bilico. Tutti gli indecisi voteranno per il centrodestra. In massa. Dopo il voto andremo tutti a Trani a ringraziare questi magistrati». Fini non scende in piazza ma lancia Generazione Italia. Che ne pensa? «Mi dispiace. Mi dispiace se si lanciano iniziative per dividere. Ora c'è bisogno di grande unità. Tanto poi alla fine i voti ce li ha uno solo: Silvio Berlusconi». Ci sarà un jolly di campagna elettorale come fu l'abolizione dell'Ici quattro e due anni fa? «Ci pensa Berlusconi. Deciderà lui se e che cosa fare. Noi comunque siamo con lui» Dopo le Regionali ci sarà una resa dei conti? «Tra chi scusi? Nella sinistra penso proprio di sì». F. d. O.

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