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Floris non ci sta e cucina un "Ballarò" fatto in casa

Giovanni Floris

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Non ci sta a farsi mettere fuori gioco e non gli basta agitare il pugno contro il cavallone di bronzo: Giovanni Floris, visto che la Rai gli ha «congelato» il suo «Ballarò» fino a dopo le elezioni, ha deciso di farsene uno tutto suo. Si chiamerà «Giro d'Italia 4 x 4», sarà articolato in quattro appuntamenti, in diverse città italiane. Ancora non è chiaro se gli eventi potranno essere visti da chi non sarà fisicamente presente. Forse, se si supereranno alcuni problemi, saranno disponibili sul sito Internet della Federazione della Stampa. Ma questo conta relativamente: «L'importante è resistere», afferma Floris. Certo la botta è brutta: per un giornalista super-esperto di dibattiti politici essere messo da parte durante la campagna elettorale è il peggio. Ma, mentre gli altri tuonano contro la «scelta censoria», Floris ha fatto un po' come Robinson Crusoe finito sull'isola deserta: si è organizzato. Ha fatto disegnare un logo simil-Ballarò, ha raccolto proposte di aiuto. Tutto «per fare il mio mestiere, il giornalista: cioè cercare delle notizie», ha detto. Il risultato sono questi quattro talk show: si parte domani da Torino, nella sede dell'associazione Stampa Subalpina, con un faccia a faccia Mercedes Bresso-Roberto Cota. Si prosegue il 21 con L'Aquila dove, nell'Auditorium Sericchi, nel contesto di una festa per bambini, presente il sindaco Cialente, si dibatterà sul dopo-terremoto. Il 22 appuntamento a Roma (Università Roma Tre) con un duello sui problemi dell'informazione: Eugenio Scalfari vs Pierluigi Battista. Gran finale il 24 al Liceo Scientifico Fermi di Cosenza dove gli studenti si confronteranno sulla realtà del Mezzogiorno. «Ho ricevuto moltissime offerte e proposte - ha spiegato Floris - se fossimo andati in tutti i posti dove ci hanno invitati non avremmo finito più...». Ma chi paga, c'è uno sponsor? «Ahimè no - dice affranto Floris - ci sono soprattutto i viaggi in aereo da pagare. Per fortuna ho la tessera Millemiglia».

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