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Bonino-Vendola, i veri leader che scaldano il centrosinistra

Emma Bonino

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Non si può dire che siano esattamente il nuovo che avanza. Perché entrambi sono in politica da un bel po' di anni. Ma al popolo della sinistra bastano e avanzano per vincere il confronto contro i due dinosauri Bersani e Di Pietro. Emma Bonino e Nichi Vendola fanno il pieno di applausi, finiscono osannati e glorificati dai manifestanti di piazza del Popolo e sembrano essere diventate le due nuove icone del centrosinistra. Entrambi dati per persi nella sfida per le regionali nel Lazio e in Puglia, entrambi invece tornati largamente in corsa. Anche e soprattutto per gli errori del centrodestra. Vendola addirittura ha dalla sua anche Massimo D'Alema, lo stesso che prima del confronto con Francesco Boccia per scegliere il candidato governatore gli aveva consigliato di ritirarsi «perché gli vogliamo evitare di vincere le primarie e perdere le elezioni». Ieri pomeriggio, invece, anche l'ex lider maximo spiegava gongolante che «Vendola può vincere e vincerà». Lui, Nichi, il governatore uscente e ricandidato, che in Puglia ha tenuto in piedi una coalizione che mette insieme dal Pd all'Idv all'estrema sinistra e ha rinunciato all'Udc, quando sale sul palco si prende un applauso da record. E in effetti il suo è un discorso da leader. Perché «solletica» i punti giusti della gente e soprattutto lo fa con le giuste parole. «Qui riparte il cantiere dell'alternativa, il centrosinistra ritrova la piazza e il popolo, quel popolo che aveva a lungo smarrito – spiega – Rendiamo percepibile a tutti il cammino del centrosinistra, abbiamo il compito di risollevare l'Italia, di dire che è tempo di riprendere il cammino dell'alternativa». Poteva mancare Berlusconi? No, e infatti il richiamo al premier arriva puntuale: «Il racconto berlusconiano è finito tra le macerie dell'Aquila, con chi rideva dei terremotati d'Abruzzo». Poco prima Emma Bonino aveva scaldato la piazza così: «Chi è prepotente lo fa perché si sente moribondo, l'arroganza è segno di debolezza». L'obiettivo? Berlusconi, naturalmente.

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