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Nel Lazio rivolta online contro il Pdl

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Larivolta contro i vertici locali del Pdl parte da Facebook. «Chiediamo a Berlusconi di commissariare il Pdl nel Lazio» è il gruppo nato ieri pomeriggio sul social network. Non è un gruppo qualsiasi. Benché non arrivi a duecento iscritti, ha raccolto l'adesione di alcuni candidati alle Regionali e dirigenti del partito di centrodestra. È stato creato dal coordinatore dei Giovani del Pdl Lazio, Andrea Saraceni, figlio di un consigliere regionale. «Tutto quello che è successo - si legge - non è ammissibile all'interno del primo partito d'Italia. Siamo stanchi di gente che non sa fare politica e pensa solo ai propri interessi. È ora di cambiare...SUBITO!». L'attacco è rivolto a coordinatore e vice del Pdl Lazio, Piso e Pallone, a quello romano Sammarco e al resto della classe dirigente locale, colpevole, secondo i sostenitori dell'appello, di aver condotto il Pdl regionale in un pasticcio senza uscita. Tra gli iscritti ci sono i candidati alle elezioni Adriano Palozzi, Massimo Cacciotti, Chiara Colosimo, la componente del coordinamento regionale Sabina Granieri, il segretario regionale del Movimento per l'Italia (membro anche del Comitato per la Polverini) Fabio Sabbatani Schiuma, il consigliere del XV Municipio Augusto Santori e altri. Ma l'idea di urlare la propria delusione e appellarsi al premier via internet non sarebbe piaciuta ai dirigenti locali che avrebbero spinto alcuni iscritti al gruppo a cancellarsi. Netto il consigliere uscente Donato Robilotta: «Chi ha combinato questo pasticcio deve dimettersi. Anzi, mi aspettavo si fosse già dimesso».

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