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Il senatore socio dei gelati Toseroni

Il senatore Nicola Di Girolamo

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Si era messo anche nell'industria dei gelati il senatore Nicola Paolo Di Girolamo, finito nell'inchiesta Fastweb-Telecom Italia Sparkle, dalla quale emerge come parlamentare in mano alla 'ndrangheta. L'impresa porta un nome importante, «Toseroni», lo stesso di colui definito dai magistrati la mente della banda, Marco Toseroni. Il marchio ha fatto leccare i baffi a qualche generazione di golosi, una tradizione nata con una gelateria artigianale nello storico rione romano dell'Esquilino, a via Conte Verde, diventata grande, trasferitasi sulla Prenestina, per poi cedere al peso della crisi, chiudere i battenti e lasciare i suoi clienti a bocca amara.   Il 29 aprile 2008, Di Girolamo con Marco Toseroni, anche lui finito nella megainchiesta, fanno rinascere l'impresa del bastonicino: Industria gelati Toseroni srl. Per farla morire, però, poco dopo. La società infatti risulta già in liquidazione. I due sono gomito a gomito anche nell'inchiesta che sta travolgendo grandi capitani d'impresa e boss di calibro. Dagli investigatori Toseroni viene considerato la mente dell'organizzazione e il Gip al riguardo indica alcune delle operazioni direttamente gestite dal broker romano alle isole Seychelles dove dovrà recarsi per incontrare «professionisti della Barclays Offshore - scrive il giudice - evidentemente per questioni connesse il riciclaggio di oltre 32 milioni di eutro della Waldorf Investments», viaggio che compirà insieme ad un socio «da identificarsi in Paolo Nicola Di Girolamo». E ancora. Risultano titolari delle societa': Metropolitan Properties LLC, intestataria del conto 36800422771 acceso presso la slandard Chartered Bank di Hong Kong, sul quale sono stati accreditati - scrive il Gip - in più soluzioni, 1.066.000,00 euro in contanti dal 13 al 16 agosto 2007...»; «NYX Trading Ltd, intestataria del conto 36800405486 acceso presso la Standard Chartered Bank di Hong Kong», dal quale tra il 7 e l'8 agosto 2007 sono stati trasferiti rispettivamente 1.224.000,00 euro e 250.000,00 euro, entrambi a favore di «un conto non meglio identificato acceso presso la Bank of China, intestato alla Hong Kong Bullion Exchange», una società già al centro di interessi del broker romano. La lista prosegue con altre società di Hong Kong su cui sono state fatte altrettante operazioni. Per il Gip «gli elementi sopra ampiamente rappresentati evidenziano il ruolo fondamentale assunto dal Toseroni all'interno del gruppo criminale diretto da Morkbel. Di Girolamo risulta al vertice di un grappolo di società, alcune chiuse altre no. Ha una vita "societaria" molto intensa. L'elenco delle sigle è lungo. Il senatore Pdl in una compare amministratore unico, in un'altra sindaco revisore o consigliere, e in altre ancora titolare di quote. Le prime dell'elenco hanno chiuso i battenti, rivelano una certa varietà di incarichi che sono stati assegnati all'avvocato Di Girolamo, e al tempo stesso la diversità delle imprese cui il senatore ha collegato la sua collaborazione professionale. Ci sono Rosita srl (in liquidazione), Consorzio Europartners (attività di organizzazioni associative), Fondazione italiani nel mondo (con il senatore Sergio De Gregorio), Programmi innovativi per il territorio (consigliere), World Trade Center srl (amministratore), Ekorl spa, installazione di impianti elettrici (sindaco), Wbc srl, produzione di software (consigliere), Isfor management consulting srl, commercio di computer e software (consigliere), Data Net Media (consigliere), Gruppo Net (sindaco), Adf srl, costruzione edifici residenziali (consigliere), Cmi (produzione di software (amministratore unico), Editrice Mare, commercio di prodotti via Internet (presidente del cda). Fitto anche l'elenco della società nella quali il senatore figura come socio. Biorygen società, commercio di articoli da profumeria e per l'igiene personale, Acquamarine Yacht & sail, Ibn Media srl, Easy Com, Società gestioni e partecipazioni, Imc, Tecnorally (compravendita).

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