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Beccato sulla Tangenziale al telefono Ma la contravvenzione scompare

Il presidente del Salaria Sport Village Giovanni Luigi Sotis

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Erano convinti di poter ottenere tutto semplicemente con una telefonata. Anche per evitare di pagare una multa credevano che bastasse uno squillo all'amico «giusto» e il gioco era fatto. Questa era anche la convinzione di Giovanni Luigi Sotis, presidente del «Salaria Sport Village», che per non farsi ritirare la patente, poiché parlava al cellulare mentre guidava senza auricolare, ha subito preso il telefono e ha chiamato il suo amico Simone Rossetti, responsabile della stessa struttura sportiva. Una conversazione che però è stata registrata dagli ivestigatori del Ros e contenuta nell'informativa del 9 ottobre 2009, nella quale si parla anche di un vigile urbano «amico» che può risolvere la situazione. Era la sera del primo settembre 2009 quando Giovanni Luigi Sotis, presidente del cda del circolo, premettendo di essere stato multato poco prima dai vigili urbani per uso del telefono alla guida e mancata revisione dell'auto, chiede a Simone Rossetti se avesse «conoscenze» presso il comando dei vigili di Parioli. Sotis: «...Ehilà senti ...un paio di cose ...mi hanno fermato adesso i vigili e a suo dire io avevo il telefono, per cui questo ...mi ha fatto un verbale ...bla, bla, di cinque eh ...sono i vigili di viale Parioli, stavo qui sulla Tangenziale e poi mi hanno bloccato per quanto riguarda ...la mancata revisione della macchina che mi è scaduta a febbraio ...mo' praticamente io devo lasciare la macchina a casa e poi aspettare che la macchina arrivi alla motorizzazione ...gli ho detto ...quella di ...eh ... di, di via Salaria e per poi fare la revisione lì e quant'altro e nel frattempo devo fare il ricorso per quanto riguarda il discorso del telefono ...eh insomma ...morale ...non è che abbiamo conoscenze tra i vigili di viale Parioli?». Dopo una ventina di minuti Rossetti richiama l'amico e gli passa un vigile urbano, al quale Sotis spiega di essere stato fermato sulla Tangenziale, direzione piazza Bologna, all'altezza della strettoia per i lavori in corso, mentre lui aveva la mano sulla tempia e non stava parlando al cellulare. L'agente della polizia municipale a quel punto gli «trova subito la scappatoia»: «Va bene... questa è una sua deduzione ...no sua ...Domani mattina sono in servizio a Montesacro se gentilmente mi può fare avere, o far recapitare, le copie del verbale ...quanto prima ...perché loro la portano in ufficio e poi viene protocollata e non si può fare niente». Rossetti poi dice all'amico di stare tranquillo perché tanto «tra di loro di solito non si mozzicano». Alle 20.54 del primo settembre Rossetti dà a Sotis i dettagli per la consegna dei verbali e glielo descrive: «Lo riconosci perché ha il baffetto, poi cerco di esserci anche io, comunque lo riconosci, allo otto viene con la macchina dei vigili quindi ...mo' dobbiamo risolvere subito questa cosa perché se no dopo diventa una rogna». Au.Par.

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