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Stop alla Protezione civile spa

L'Aquila, giocattoli su una tenda della Protezione Civile

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 Stop alla Protezione civile spa, sospensione dei tributi fino a sei mesi per le zone colpite da calamità naturali, scudo giudiziario per i commissari straordinati in Campania solo per le cause amministrative e civili e non per quelle penali, regolarizzazione del personale operante nel ciclo dei rifiuti in Campania. Sono queste le principali modifiche apportate oggi al decreto emergenze dalla commissione Ambiente di Montecitorio attraverso l'approvazione di tre emendamenti del governo e dieci del relatore. VIA LA PROTEZIONE CIVILE SPA - Cancellata la contestata norma che, "al fine di garantire economicità e tempestività agli interventi del Dipartimento della protezione civile della presidenza del Consiglio", costituiva una società per azioni di interesse nazionale denominata appunto Protezione civile s.p.a.  Il famigerato articolo 16 è stato interamente sostituito quindi da norme che regolano la gestione della flotta aerea della Protezione civile. STOP AI TRIBUTI PER LE AREE CALAMITATE - Un emendamento del relatore approvato dalla Commissione prevede la sospensione, disciplinata con decreto del ministero dell'Economia, fino a 6 mesi dei versamenti tributari e contributivi per i soggetti che subiscono danni da calamità naturale. Il diritto è subordinato alla dichiarazione da parte del governo dello stato di emergenza. I tributi sospesi devono essere versati al termine della pausa in un numero massimo di ventiquattro rate di pari importo".   SCUDO GIUDIZIARIO PER STRUTTURE COMMISSARIALI IN CAMPANIA - Il provvedimento prevede che fino al 31 gennaio 2011 non possano essere intraprese azioni giudiziarie "civili, amministrative ed arbitrali" nei confronti delle strutture commissariali e della Unità stralcio istituita dal decreto emergenze per la chiusura dell'emergenza rifiuti in Campania e che quelle pendenti siano sospese. Dopo le proteste dell'opposizione è stato infatti approvato un emendamento del relatore che stabilisce che le azioni giudiziarie penali sono escluse dalla sospensione. PER LEGGE IL PREZZO DEL TERMOVALORIZZATORE DI ACERRA -  Con l'approvazione di un emendamento del governo l'importo dell'impianto viene fissato in 355 milioni di euro. Il testo del provvedimento uscito dal Senato, invece, stabiliva che il valore sarebbe stato determinato dall'Enea entro 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto. A tal fine erano stati resi "indisponibili" dal Fondo per le aree sottoutilizzate (Fas) 355 milioni di euro. Dopo il passaggio in Commissione alla Camera il costo del termovalorizzatore non sarà più coperto con i fondi Fas: la modifica del governo prevede che "a decorrere dal 10 gennaio 2010, nelle more del trasferimento della proprietà, la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della protezione civile mantiene la piena disponibilità, utilizzazione e godimento dell'impianto ed è autorizzata a stipulare un contratto per l'affitto dell'impianto stesso, per la durata di 15 anni". STOP A REGIME SPECIALE PER INCHIESTE SU RIFIUTI - Finisce il regime giudiziario speciale in materia di rifiuti. La Commissione ha approvato un emendamento del relatore che sopprime il comma 2 dell'articolo 10-bis (inserito al Senato) del decreto emergenze che prorogava per 12 mesi la competenza esclusiva del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli nei procedimenti relativi ai reati riferiti alla gestione dei rifiuti ed ai reati in materia ambientale nella regione Campania. REGOLARIZZAZIONE PRECARI - Viene regolarizzato con contratti a tempo indeterminato il personale operante presso gli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti di Santa Maria Capua Vetere, Battipaglia, Casalduni e Pianodardine. Assunzioni "anche in sovrannumero" sono previste anche nel consorzio unico di bacino delle province di Napoli e Caserta: al personale dei consorzi che risulta in esubero rispetto alla dotazione organica si applicano le disposizioni in materia di ammortizzatori sociali "ferma restando l'attivazione di misure di politica attiva, anche in applicazione dell'accordo fra governo, regioni e province autonome del 12 febbraio 2009". CROCE ROSSA ITALIANA E STOP ALLA FORMAZIONE DEI PUBBLICI DIPENDENTI - La Commissione ha soppresso l'attribuzione al dipartimento della protezione civile delle funzioni di vigilanza sulla Cri. Soppresse le norme sulla formazione continua dei pubblici dipendenti e sul relativo Fondo inserite dal Senato.  

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