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Al capezzale di Arcore tutti i figli di Silvio

Villa San Martino ad Arcore

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Sulla carta è una normale riunione di famiglia. In realtà questa non è, perché il pranzo di oggi tra Berlusconi e i suoi cinque figli, appare più che altro come un incontro chiarificatore. Salvo sorprese dell'ultimo minuto, a mezzogiorno Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi varcheranno i cancelli di Villa San Martino ad Arcore. E, se si presenteranno tutti, sarà la prima volta, dopo la separazione da Veronica Lario, che i cinque figli del presidente del Consiglio si siederanno insieme intorno ad un tavolo. Stando allo staff del premier, di certo oggi non si parlerà di patrimonio nè di separazione: «È il pranzo di routine che il presidente fa con i suoi figli». Qualche sospetto però viene anche perché la partita patrimonio-eredi è tutt'altro che risolta e la posta in gioco è davvero alta. La causa separazione Berlusconi-Lario procede e gli avvocati dei due ex coniugi sono a lavoro per tentare di trovare una mediazione tra la richiesta dell'ex first lady (circa 3 milioni e mezzo al mese) e quella offerta dal Cavaliere (200-300 mila euro mensili). La prossima udienza sarà a marzo, ovviamente tutta top secret. Nel frattempo però per il premier resta da sbrogliare anche la matassa "divisione del patrimonio", impresa tutt'altro che facile e, pare, tra le richieste della signora Lario. Giusto per capire: l'impero in questione equivale ad oltre 6 miliardi e fa perno su sette holding, proprietarie dell'intero capitale della Fininvest (cui fanno capo Mediaset, Mondadori, il Milan, più una quota rilevante nel gruppo finanziario Mediolanum) e che di fatto è stato già diviso tra i due rami della discendenza di casa Berlusconi: i figli del primo letto, Marina e Piersilvio, e i più piccoli, Barbara, Eleonora e Luigi. Ognuno di loro, singolarmente, è azionista del gruppo Fininvest con una quota indiretta di circa il 7%. La maggioranza della holding, pari al 63% del capitale, è ancora saldamente nelle mani del presidente del Consiglio. Così come tutte le proprietà immobiliari, da Macherio a Villa Certosa. Una partita complessa, dunque, quella della successione e soprattutto quella di un eventuale ruolo manageriale della seconda generazione. Marina e Piersilvio, anche per ovvi motivi di età, hanno assunto ruoli manageriali importanti nell'impero: la primogenita è presidente della stessa Fininvest dal 2005 e di Mondadori; Piersilvio è vicepresidente con deleghe operative in Mediaset. A questo punto l'obiettivo sarà capire quali aspirazioni o ruoli possono avere i figli minori: tutti e tre hanno una età media di 25 anni per cui la questione non è immediata, ma sembra difficile pensare che Barbara, Eleonora e Luigi si limitino a voler fare solo gli azionisti. Dimostrazione ne è che in qualche modo i tre ragazzi si sono già affacciati sull'impero di famiglia: la prima (in fase di conclusione degli studi universitari) ha già espresso il suo desiderio di lavorare nel mondo dell'editoria e quindi in Mondadori (Marina permettendo). Eleonora laureata a settembre in economia alla St. John's University di New York, ha iniziato da poco a lavorare alla Fininvest. Per lei è stato più volte ipotizzato un impegno manageriale in Endemol, la società di produzione di programma televisivi acquisita recentemente da Mediaset. Infine Luigi, studente della Bocconi, destinato, sembra, al consiglio di amministrazione di Mediolanum.

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