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Le reliquie di Bernadette in corteo nelle vie di Roma

Piazza San Pietro

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In nome dei malati, di chi soffre ma non perde la speranza e invoca il conforto della fede. E in nome della carità che spinge centomila volontari, con diverse modalità, a mettersi a disposizione del dolore. L'Unitalsi (l'Associazione che organizza i viaggi della speranza a Lourdes e in altri santuari) per celebrare l'11 febbraio, anniversario della Beata Vergine di Lourdes, e la XVIII Giornata Mondiale del Malato, ha fatto uscire per la seconda volta dal Santuario di Notre Dame di Lourdes le reliquie di Santa Bernadette Soubirous. Oggi i resti della veggente, che nel 1858, a soli 14 anni, in una grotta della sua città Lourdes vide per ben diciotto volte la Madonna, arriveranno verso le 16.30 nella Basilica di Santa Maria Maggiore dove saranno accolti dal Cardinale Law, dalle autorità capitoline e dai vertici dell'Unitalsi che ha da sempre un legame paarticolare con il Santuario Mariano di Lourdes. Giovedì 11, in occasione della Giornata del Malato, le reliquie saranno portate in processione «aux flambeaux» lungo via Conciliazione e fino a piazza San Pietro, dove verranno benedette da papa Benedetto XVI. Il Pontefice, domenica, ha annunciato all'Angelus che celebrerà la messa per gli ammalati nella basilica di San Pietro. «Malati, anziani e disabili sono sempre più spesso abbandonati ed emarginati dal sistema sanitario e a volte anche dalle stesse famiglie» dice Alessandro Pinna, presidente Unitalsi di Roma «è proprio a loro che l'organizzazione dedica la diciottesima Giornata mondiale del malato. Le cronache raccontano sempre più spesso di anziani, di disabili abbandonati e lasciati soli senza alcuna assistenza socio sanitaria». In occasione della Giornata del malato, che quest'anno coincide con i 25 anni dall'istituzione del dicastero vaticano per la Salute, i volontari dell'Unitalsi garantiranno la presenza dei malati alla funzione nella basilica di Santa Maria Maggiore. Oggi, inoltre, sarà inaugurata nell'atrio dell'aula Paolo VI in Vaticano la mostra «La Chiesa al servizio dell'amore per i sofferenti», che ospiterà 28 quadri del pittore Francesco Guadagnuolo; figura principale delle opere, realizzate soprattutto con tecniche miste, è Giovanni Paolo II e il suo rapporto con la sofferenza. Oggi e domani incentrato sempre su Wojtyla un simposio nell'aula Nuova del Sinodo. In particolare verterà su due lettere apostoliche la «Salvifici doloris» sul senso cristiano della sofferenza umana e il motu proprio «Dolentium hominum», con il quale il pontefice istituì il dicastero per gli operatori sanitari (11 febbraio 1985). Per la tre giorni che l'Unitalsi ha intitolato «La Chiesa al servizio dell'amore per i sofferenti» si prevede l'arrivo di migliaia di fedeli e pellegrini da tutt'Italia. La presenza a Roma delle reliquie di Bernadette è stata possibile grazie a Monsignor Jacques Perrier, Vescovo di Tarbes e Lourdes che ci spiega il mistero di Lourdes. «Il messaggio di Lourdes - dice mons Jacques Perrier - è molto più ampio dei soli miracoli, perché Lourdes comporta la dimensione dei malati, delle guarigioni fisiche ma c'è anche molto di più: le parole della Vergine, ad esempio, non hanno a che fare con i malati all'inizio. Bernadette stessa non è stata guarita. I miracoli sono un aspetto che attira molta attenzione, perché è osservabile e perché ce ne sono anche oggi, delle guarigioni molto spettacolari, come nel Vangelo. Ma, il Vangelo insegna, non bisogna escludere il miracolo ma non bisogna affidarsi solo al miracolo: questo é ancora più valido per Lourdes. Oggi, è un santuario, per così dire, polivalente e molto aperto alle nuove esigenze».

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