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La Bonino si divide tra costruttori e comunisti

Emma Bonino

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Emma Bonino divide la sua giornata tra costruttori, cooperative e comunisti. Ad ognuno concede qualcosa. Con ognuno mette le basi per un'intesa. Strizza l'occhio agli imprenditori e allo stesso tempo abbraccia la sinistra con la «S» maiuscola. In mattinata la candidata del centrosinistra alla Regione Lazio si intrattiene per un'ora esatta con i costruttori romani dove annuncia che «il piano casa va rivisto». Un'occasione per proporre incentivi alle imprese diversi dall'aumento delle cubature. La leader radicale pensa a «formule interessanti per cittadini e imprese». Di cosa si tratta lo spiega il presidente dell'Acer Eugenio Batelli: «In pratica ci ha chiesto se è possibile studiare nuove agevolazioni fiscali oltre al semplice aumento dei volumi. Siamo favorevoli, adesso aspettiamo proposte concrete». Dopo pranzo la Bonino fa visita alla Legacoop e prende l'impegno di accelerare la legge sugli appalti. Neanche un'ora dopo sigla il patto con la Federazione della sinistra (Prc, Pdci, Socialismo 2000 e Lavoro e solidarietà). Un accordo in sei punti: lavoro, energia, acqua, ambiente, sanità e pubblica amministrazione. Un'intesa che la stessa Bonino ammette essere solo un «accordo politico elettorale e non di governo». Insomma, un patto per raccogliere più voti possibile. La segretaria del Prc Lazio, Loredana Fraleone, usa parole ancora più chiare: «Siamo consapevoli che su tutto il programma non era possibile arrivare ad una condivisione». Tra un impegno e l'altro Emma trova il tempo anche per chiedere soldi agli elettori: «Non abbiamo una lira. Spero che la gente finanzi la campagna». Da ultimo un complimento alla rivale del Pdl: «Mi fa piacere che la Polverini abbia aperto alle coppie di fatto». Un complimento che la rivale non deve aver gradito molto.

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