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Osama: "Nostro l'attacco di Natale"

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Osama Bin Laden

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Bin Laden torna così a parlare all'Occidente, mentre l'allerta sicurezza fa proliferare i falsi allarme negli aeroporti di Europa e Stati Uniti e si avvicina l'appuntamento con le conferenze su Afghanistan e Yemen in programma mercoledì e giovedì prossimi a Londra. «Da parte di Osama a Obama», dice il leader di Al Qaeda nel messaggio audio trasmesso dalla tv satellitare araba al Jazeera. Subito la rivendicazione per il fallito attacco di un mese fa sul volo Delta da Amsterdam a Detroit: «Il messaggio che vi volevamo trasmettere attraverso l'aereo del militante Omar al Faruk conferma i precedenti messaggi che vi sono stati recapitati dagli eroi dell'11 settembre e cioè che gli Usa non potranno godere di una vita serena fin tanto che noi non la godremo in Palestina». È proprio il nodo mediorientale il cuore di quest'ultimo intervento del leader di Al Qaeda che esplicita la minaccia di nuovi attacchi. Il messaggio arriva proprio alla vigilia del primo discorso sullo stato dell'Unione di Barack Obama, costringendo il presidente americano a riscrivere il capitolo terrorismo. Gli Stati Uniti «restano all'offensiva» contro «il furfante assassino» di Al Qaeda, ha proclamato la Casa Bianca dopo l'audio-messaggio. Bin Laden è tornato a rivolgersi all'America tre giorni prima del discorso del presidente alla Nazione. «Non è altro che un codardo furfante assassino e un giorno qualcuno lo porterà davanti alla giustizia», ha detto il portavoce della Casa Bianca Gibbs alla Fox precisando che «nessuno ha avuto ancora l'opportunità di autenticare il nastro». Altrettanto sprezzante è stato il consigliere della Casa Bianca David Axelrod secondo cui Bin Laden è «un assassino» che «ha ucciso più musulmani di quanto non abbiano fatto persone di altre religioni»: «Quale che sia la fonte, l'audio-messaggio contiene le stesse vacue giustificazioni del massacro di innocenti» e gli Stati Uniti «continueranno a restare all'offensiva contro di lui e contro Al Qaeda per proteggere il popolo americano», ha detto Axelrod alla Cnn dopo che Osama, che ha reso omaggio a «eroi» come il nigeriano del volo Delta-Northwest Umar Faruk Abdulmutallab e ai kamikaze dell'11 settembre, ha minacciato altri attentati con aerei tornando a puntare i riflettori sulla crisi mediorientale in cui la mediazione americana è finita di nuovo su un binario morto. Negli Stati Uniti la voce di Bin Laden ha rimesso sul radar le inquietudini sul terrorismo, acutizzate al tempo del fallito attentato di Natale, ma nelle ultime settimane tornate in secondo piano rispetto ai problemi della politica interna. Secondo l'organizzazione IntelCenter, che tiene i riflettori accesi sui messaggi dei militanti, Osama avrebbe usato il linguaggio specifico impiegato in passato alla vigilia di altri attacchi, ad esempio la frase «Pace sia con coloro che seguono la guida»: un possibile indicatore che qualcosa è in preparazione per i prossimi 12 mesi e un pronostico inquietante anche alla luce della catena di gravi fallimenti sistemicì nella sicurezza messi in luce dal test di Natale che avevano fatto parlare addirittura della necessità di un rimpasto nella squadra della Homeland Security.

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