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BOLOGNA Ha incassato l'indennità prevista dalla Regione Emilia-Romagna per una trasferta in Messico quando era vicepresidente, ma era in vacanza a Santo Domingo insieme all'ex compagna ed ex segretaria Cinzia Cracchi.

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Cosìil sindaco di Bologna Flavio Delbono, indagato anche per peculato e abuso di ufficio, si è difeso davanti al pm Morena Plazzi che l'ha convocato in procura e interrogato per cinque ore secretando poi gli atti. In ogni caso non si dimetterà, ha assicurato. Nemmeno se venisse rinviato a giudizio. «L'idea non esiste e non mi ha mai sfiorato il cervello, è un punto di vista che non mi appartiene», ha tagliato corto. Il giorno più lungo del successore di Cofferati è cominciato alle 9 in punto. Per due ore, infatti, ha risposto alle domande del pm su cinque missioni all'estero in cui, secondo l'accusa, avrebbe usato la carta di credito aziendale anche per spese personali. Tutto chiarito, ha spiegato brevemente ai cronisti che l'aspettavano fuori, sulle cinque trasferte. «Abbiamo fornito ampi elementi per dimostrare l'uso corretto delle risorse pubbliche - ha detto - e anche elementi testimoniali che possono attestare la correttezza del mio comportamento». Persone che il pm sentirà nei prossimi giorni. Mea culpa, invece, per il viaggio in Messico nel 2007 quando la missione si trasformò in una vacanza a Santo Domingo con la Cracchi, anche lei indagata per peculato e abuso d'ufficio. «C'è in effetti un errore di cui sono in parte corresponsabile», ha ammesso. «Mi è stata riconosciuta una missione che avevo intenzione di svolgere e non ho svolto. Ho firmato delle carte in automatico, un equivoco, un'incomprensione, un disguido».

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