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Niente Udc, Silvio recupera il Nord

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Berlusconichiude all'Udc. La politica dei due forni messa in atto da Casini e colleghi l'ha ormai stancato e allora cambia strategia. La parola d'ordine diventa «dare battaglia ai centristi». Cercare lo scontro aperto, non risparmiare nessun attacco. La posta in gioco è troppo allettante per non essere raccolta da uno stratega della politica com'è Berlusconi. E allora ecco che Silvio dà il ben servito a Pierfurby. Si libera così di un problema, sicuro che, tenendosi le mani libere, non solo conquisterà molti più voti (accadde la stessa cosa alle Politiche del 2008 dove il Pdl al Senato riuscì a imporsi sui centristi in Regioni considerate in bilico), ma anche potrà evitare che i leghisti facciano, da soli, la parte di quelli che lottano contro il "partito delle poltrone". Una strategia che Berlusconi vuole adottare in tutte le Regioni ma che darà i migliori risultati proprio al Nord. Ovvero, in quei territori dove il Pdl teme di essere superato dalla Lega che già da tempo sta conducendo una dura battaglia contro Casini e colleghi. «Si possono recuperare due Regioni al Nord» avrebbe detto ieri Berlusconi ad alcuni parlamentari del Pdl a Venezia. E, in un'ottica in cui il centrodestra in Veneto e Lombardia è dato per vincente, non si può che pensare a Piemonte e Liguria dove comunque l'Udc aveva già deciso di sostenere i candidati del centrosinistra senza però ufficializzare alcun tipo di accordo. Tralasciando invece quello che avverrà nelle così dette regioni Rosse dove la sinistra è più forte e quello che è stato sancito per il Lazio dove l'Udc ha già ufficializzato il sostegno a Renata Polverini, lo sgambetto politicamente più influente, Berlusconi lo metterà in atto nel Sud a partire proprio dalla Campania. Lì il Pdl, molto sicuro di vincere vista la situazione disastrosa lasciata dall'amministrazione Bassolino, ha già deciso di candidare l'ex socialista e deputato Stefano Caldoro. A quel punto Casini è atteso al varco dato che, sulla candidatura del deputato del Pdl, l'Udc aveva già dimostrato il proprio apprezzamento. Altro nodo rimane la Puglia. I centristi aveva già annunciato di sostenere il centrosinistra se il candidato fosse stato il deputato Francesco Boccia. Ora però le elezioni primarie volute dal Pd per decidere il nome del candidato riaprono tutte le trattative soprattutto se il candidato alla fine dovesse essere il governatore uscente Nichi Vendola. E se questo non bastasse, per mettere ulteriormente in difficoltà l'ex presidente della Camera, Berlusconi ha annunciato di voler parlare con la ex senatrice del Pdl, ora Udc, Adriana Poli Bortone, magari decidendo, alla fine, di appoggiare la sua candidatura ala Regione. Infine rimane il nodo Calabria. Forse l'unica Regione dove l'Udc potrebbe essere veramente determinante, ma a quel punto la sconfitta per il premier non sarebbe poi così grave dato che Giuseppe Scopelliti, candidato del centrodestra, è stato voluto da Fini. Una strategia studiata nel minimo dettaglio e magari pensata proprio mentre ieri Berlusconi stava raggiungendo Venezia per comperare casa. Un'occasione ottima anche per consolidare la vecchia amicizia con Giancarlo Galan dopo avergli chiesto di lasciare le redini della Regione al leghista Luca Zaia. Ma i fedelissimi sanno che Silvio li ricompensa sempre e così ecco che el governador de Venesia era lì ad aspettarlo prima per accompagnarlo in visita a palazzo Pisani Moretta, l'antica dimora veneziana sul Canal Grande che Berlusconi sarebbe intenzionato a comprare e poi per un pranzo assieme. Un incontro dal quale sembra aver preso sempre più piede un'imminente promozione a ministro di Galan. Un'ipotesi fortemente voluta dal Pdl Veneto, spiega il sottosegretario alla Giustizia, Maria Elisabetta Casellati, che continua: «Potrebbe essere anche istituito per lui un ministero ad hoc legato al Nord-Est». Ale. Ber.

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