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Monsignor Georg in visita alla donna che aggredì il Papa

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Perla 25enne italo-svizzera che, saltando oltre le transenne della basilica di San Pietro aveva causato la caduta del Papa e del cardinale Etchegaray, è infatti arrivata la visita del segretario particolare del pontefice, monsignor Georg Gänswein, che l'ha raggiunta giovedì mattina nel reparto di Psichiatria dell'ospedale di Subiaco dov'è ricoverata. Un incontro di circa mezz'ora, iniziato in gran segreto alle 11 e 45 dell'ultimo giorno di un 2009 da ricordare per la giovane psicolabile originaria di Frauenfeld, capitale del cantone svizzero di Turgovia. L'arrivo di padre Georg a bordo di una Volkswagen Phaeton dai vetri oscurati era stato blindato dagli agenti della sicurezza del nosocomio sublacense. Ma la visita, effettuata con l'ausilio del primario del reparto e della direttrice sanitaria dell'ospedale non prima di un piccolo rinfresco di benvenuto con due vassoi di dolci locali, non è sfuggita però ai pazienti del Pronto soccorso, dal cui ingresso secondario è stato poi fatto uscire l'alto prelato, raggiunto dalla berlina con targa italiana dopo lo smarcamento dai curiosi in collaborazione con la security del nosocomio. «Ho riconosciuto subito padre Georg e poco prima avevo visto la ragazza svizzera su una lettiga che veniva trasportata verso il Pronto soccorso. Ero sicuro che sarebbe stata perdonata», racconta uno degli utenti presenti nella struttura sanitaria, che tra l'altro fa l'aiuto sagrestano in una parrocchia di Subiaco. «No comment», invece, dal primario Paolo Galimberti, che si limita a dire: «la degente collabora alle cure e non è sotto trattamento sanitario obbligatorio. Il problema del trasferimento non si è ancora posto, ma sarà lei a decidere. Le cure vanno avanti».

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