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Cambia il bando-vergogna per la web tv di Napoli

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Chedopo le polemiche sui quotidiani e le proteste dell'Ordine dei giornalisti fa retromarcia e promette di rivedere il bando, che sarà più flessibile per requisiti e tempi. Qualcuno avvisi quanti sono stati licenziati dal New York Times e dalla Cnn, forse possono provare ad aggiudicarsi il posto. «Che esagerazione, mica cerchiamo il direttore generale della Bbc», ha esclamato il sindaco Rosa Russo Iervolino. Peccato che con i criteri indicati nel bando stilato dal suo dipartimento Comunicazione più che un giornalista ci voleva un supereroe dalla lunga carriera, rigorosamente nel servizio pubblico. O molto più probabilmente l'avviso, pubblicato la vigilia di Natale, era un regalo impacchettato ad hoc per qualche amico. Che però, se verranno mantenute le promesse, invece della consulenza nella calza della befana troverà un bel mucchio di carbone. Sulla vicenda Rosetta pare cadere dalle nuvole e confessa candidamente di aver letto tutto sui giornali: «Mi pare una cosa fuori misura, abbiamo bisogno di una consulenza tecnica, sarà un prodotto fatto in casa», commenta, come se il bando dello scandalo non l'avesse stilato qualcuno dei suoi dipendenti. Nel Municipio si difendono assicurando che i “paletti” erano stati messi perché si cercava una figura di altra professionalità. Chi è più esperto di web, un professionista ultracinquantenne o un giovane appassionato di nuove tecnologie? Chissà perché la risposta sembra ovvia dovunque, tranne che nel comune guidato dal sindaco Pd. Per ora sul sito dell'amministrazione partenopea delle modifiche annunciate non c'è alcuna traccia. Peccato, perché gente come Mimun, Bocca, Mentana, Costanzo e Fede erano già pronti per inviare il loro curriculum vitae.

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