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Viaggiatori lasciati ai bordi dei binari

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AndreaRiccardi «Abbiamo atteso tutta la notte al freddo il treno per Torino. Dovevamo partire alle 23.50 e invece siamo partiti alle 6.30 con due treni diversi. Eravamo oltre seicento passeggeri diretti per Torino e siamo stati bloccati alla stazione Termini sentendoci anche presi in giro: ogni ora spostavano l'orario di partenza fino a quando non ci hanno comunicato che il treno era stato soppresso». A raccontarlo Anna Del Ponte, capo ufficio stampa dell'Orchestra Sinfonica di Roma, e tra i passeggeri del treno diretto a Torino. «Nel gruppo c'era anche un bimbo di sei mesi - aggiunge - un altro che doveva recarsi a Genova per un trapianto di midollo e un anziano che è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso di un ospedale vicino per insufficienza respiratoria. Alle 3.30 circa finalmente hanno aperto una sala d'attesa - racconta - ma era gelida e i bagni erano chiusi. Poi ci hanno fatto salire su un treno fermo, senza riscaldamento né bagni funzionanti. Ci hanno portato delle coperte ma completamente inutili. Siamo rimasti al freddo per almeno due ore poi ci hanno fatto scendere e alle 6,30 ci hanno fatto salire su due treni: uno diretto a Genova, l'altro a Milano. È una vergogna, siamo stati letteralmente abbandonati al freddo e senza alcuna assistenza». Storie di ordinaria odissea sui treni italiani in questi giorni, dove anche il Frecciarossa si è dovuto arrendere al ghiaccio sulle rotaie. Cancellati sei convogli supereveloci nella tratta Milano-Roma. La situazione è in via di miglioramento anche per le mutate condizioni meteo. I ritardi continueranno per le ricadute della situazione al Nord Italia. Se alla stazione Termini si respirava un certo ottimismo in città era il caos. La pioggia incessante e il traffico per lo shopping hanno trasformato la Capitale in un groviglio di auto. Nel pomeriggio poi la protesta degli operai della Fiat di Termini Imerese ha complicato ancor più la confusione. San Giovanni, Muro Torto e la Tangenziale i punti critici per tutto il giorno. E lungo l'anello del Gra lunghi incolonnamenti per tutto il giorno.

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