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Scudo fiscale, incassati 5 miliardi

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Ilconto alla rovescia è iniziato. Il 15 scade il termine per riportare in Italia i capitali esportati illegalmente. Superata già quota 100 miliardi di rimpatri - quindi i 5 miliardi di incassi - si guarda con attenzione ed ottimismo agli ultimi due giorni di sanatoria. «È davvero l'ultima occasione per mettersi in regola con il fisco - dice il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera - da martedì prossimo inizia la caccia agli evasori». Come dire, non sono attese proroghe o riaperture, mentre partirà la campagna di lotta a chi non ha approfittato della sanatoria. Le sanzioni, per chi non si è messo in regola, potrebbero arrivare fino al 480 per cento. «Il governo - spiega Befera - ha accompagnato le norme sullo scudo con altre fortemente restrittive che ci danno strumenti ulteriori per la lotta all'evasione internazionale. Gli scudi precedenti erano italiani, quello attuale è internazionale. Non avremo assolutamente un quarto scudo anche se non dipende da me. Io sono un esecutore». Befera non si sbilancia sui risultati, anche se qualche operatore si spinge ad ipotizzare rimpatri per 110 miliardi. Il numero uno delle Entrate però non nasconde l'ottimismo. «Ci aspettiamo grandi notizia, abbiamo segnali positivi in tal senso: file agli sportelli bancari, alle fiduciarie e alle finanziarie. Chi aveva soldi all'estero non deve tanto dichiararlo ma pagare quel 5% previsto. L'operazione si chiude con il pagamento e il 15 raccoglieremo i frutti. Nel 99% dei casi c'è un ritorno del denaro portato all'estero».

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