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Diventare 007, sogno dei giovani

Craig Daniel in 007

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Il  sogno di diventare James Bond ora può avverarsi. Al servizio del Tricolore e della Repubblica italiana e non di Sua Maestà britannica come lo 007 di Jan Fleming. Da ieri, chi aspira a diventare agente segreto potrà farlo inviando un curriculum alla Presidenza del consiglio dei ministri, Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. Ai cittadini italiani maggiorenni che si collegano con il sito www.sicurezzanazionale.gov.it sono prospettate due carriere: quella di analista intelligence e quella di network manager. In prospettiva quindi niente avventure alla Sean Connery ma piuttosto lavoro di studio come Robert Redford in «I tre giorni del condor». Impegno forse più oscuro ma al giorno d'oggi basilare per l'intelligence. Il Dis che gestisce, in base alla legge di riforma 124/2007 anche gli arruolamenti, informa che presto verranno inseriti anche altri profili. In prima fila sicuramente quello di esperto in lingue rare e poi via via tutte le altre specializzazioni che compongono la complessità di un servizio segreto moderno. Il portale del sistema di informazioni è in grado di ricevere i curricula dei cittadini italiani che aspirino ad entrare a far parte dell'intelligence. È una novità assoluta per i nostri servizi di informazione che in questo modo, dopo l'apertura del sito web, proseguono nell'attuazione dei principi di trasparenza e di maggiore integrazione nel sistema-Paese che la legge di riforma ha affermato, spiegano dal Dis. Ma già dall'apertura del sito, 40 giorni fa, sono stati ben 300 gli aspiranti agenti segreti che, via mail, hanno inviato i loro curricula. Crisi di occupazione, voglia di affrontare un lavoro nuovo e inusuale. E perchè no il senso dello Stato e mettersi al servizio della patria per la sua sicurezza. L'aspirante agente segreto una volta collegato al sito dovrà cliccare sotto la finestra «Al servizio del tuo Paese». Un percorso guidato consentirà agli aspiranti 007 di presentare le proprie caratteristiche, corsi di studi, lingue. Finisce così l'era dei servizi segreti italiani pieni di raccomandati figli di generali e prefetti. Nella prima giornata il sito della nostra intelligence ha avuto ben 1600 contatti e cinquecento hanno compilato tutte le schede presentando così il loro curriculum. In questa prima fase ci sono state domande distribuite equamente da ogni parte d'Italia. Il 75 per cento sono laureati: 90% uomini e 10 per cento donne. Hanno tra i 27 e i 35 anni. Hanno viaggiato molto e questa è tra l'altro una specifica richiesta espressamente dai «reclutatori». Nessuno chiede quanto sarà lo stipendio. Nella maggioranza c'è invece la volontà di voler servire lo Stato. Ci sono molti che provengono da università giuridico-economiche ma la maggior parte sono ingegneri. E questa è la specialità più richiesta in questo momento per gli aspiranti «network manager». Per questo ruolo è richiesta la laurea in ingegneria delle comunicazioni o informatica, oltre ad almeno 5 anni di esperienza nel settore dell'ingegneria delle reti. L'altro ruolo per cui si può presentare domanda è analista d'intelligence. Un impiego affascinante che così viene descritto nella formula burocratica: «Nella massima riservatezza, è un'attività di ricerca, di selezione e studio dei fenomeni di minaccia che interessano la sicurezza nazionale, terrorismo, eversione, proliferazione, criminalità, immigrazione clandestina, ecc.». Un lavoro che prevede una profonda preparazione e conoscenza dei fenomeni. In questo caso sono richieste la laurea, in materie umanistiche o economiche, e conoscenze relative all'attualità nazionale e internazionale, dalla politica all'economia alla finanza all'energia alla tecnologia al diritto, oltre a un elevato livello di conoscenza delle lingue, da quelle «veicolari» a quelle «rare». Un lavoro che potrà non essere «a vita»: anche nell'intelligence ci saranno contratti a termine. Dopo la presentazione del curriculum on line, l'aspirante 007 aspetterà la chiamata. La selezione sarà fatta attraverso una severa verifica dei documenti prodotti e l'arruolamento avverrà a seconda delle esigenze strategiche e sempre tenendo presente la missione che i servizi si sono dati: scegliere sempre l'eccellenza.

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