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Gianfranco fa finta di nulla e scherza con Montezemolo

Gianfranco Fini e Luca Cordero di Montezemolo

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Nei corridoi della Camera la tensione si tagliava con l'accetta mentre le agenzie di stampa replicavano il fuorionda del presidente della Camera Fini, ma nella Sala della Regina si respirava un altro clima. Nel giorno più difficile per il Pdl e nel quale è apparsa con tutta la sua drammaticità la distanza tra Fini e Berlusconi, ecco che il presidente della Camera si è ritrovato fianco a fianco con il presidente della Fiat Luca di Montezemolo. L'occasione è il lancio della nuova campagna Telethon 2009, la ventesima, che si concluderà in tv l'11, il 12 e il 13 dicembre. Oltre a Montezemolo, presente in qualità di presidente della Fondazione Telethon, sono intervenuti il direttore generale, Francesca Pasinelli, il ricercatore dell'Istituto Telethon di Genetica e Medicina di Napoli (Tigem), Alberto Auricchio, e il presidente Rai Garimberti. A rappresentare la squadra dei partner di Telethon c'erano Luigi Abete e Fabio Gallia, presidente e amministratore delegato della Bnl. Nel parterre anche Irene Pivetti, oltre ai due presentatori Milly Carlucci e Fabrizio Frizzi. «Non ricamateci su, non c'è nessun retroscena» si è schermito subito Montezemolo assediato dai giornalisti che hanno ironizzato sul fatto che nel giorno in cui Fini ha marcato la sua distanza da Berlusconi, ecco che il presidente della Fiat gli è a fianco. E di nuovo la domanda provocatoria sul suo possibile impegno in politica. E Montezemolo che alzale mani: basta con questo tormentone. E a chi lo incalza su Fini: «suvvia ragazzi, l'ultima volta che ho visto Fini è stato ad ottobre, alla presentazione della prima iniziativa pubblica della mia fondazione Italia Futura». E proprio a Italia Futura, non a caso in questo momento di grave crisi politica, c'è chi guarda come la testa d'ariete per aprire la strada ad un outsider in grado di raccogliere l'eredità di Berlusconi.   Fantapolitica? Il nome di Montezemolo è stato tirato in ballo più volte come possibile leader prestato alla politica. Magari in tandem con Fini. E a guardarli lì vicini sul tavolo mentre si lanciano anche in un siparietto scherzoso, si capisce che tra i due il feeling c'è. Quando Montezemolo prende la parola, nel ringraziare Fini, per un lapsus, lo chiama «presidente del Senato». Parte dalla sala una risata mentre Fini scrolla le spalle. La vicenda sembra chiusa fino a quando, poco dopo, Fini, che modera l'incontro, ricambia la cortesia: «Grazie al presidente della Renault...». E, mentre in sala parte una risata, Fini chiosa: «Sapete, è uno scherzo che ci facciamo da tanti anni». Il clima disteso rimanda a quando Fini, non tanti mesi fa, intervenne alla presentazione della fondazione Italia Futura lodando l'iniziativa. Montezemolo evita di intervenire sul caso delle dichiarazioni fuorionda. «Non ne so niente, mi raccontate?» E quando apprende dai giornalisti di cosa si tratta, con un sospiro di sollievo: «Ah, non si parlava di me... Ma allora....».  

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