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Di Pietro invita Gianfranco al «No B-day»

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«Prendiamoatto con soddisfazione che anche il presidente della Camera, in privato, dice quello che l'Italia dei Valori da sempre sta dicendo in pubblico. Cioè che questo signore pretende con il voto del popolo di diventare una persona al di fuori della legge. Visto però che Fini la pensa come l'Idv, venga sabato anche lui in piazza con noi al "no B-day"». «Preghiamo inoltre il presidente della Camera — ha aggiunto Di Pietro — di essere conseguente a questa sua riflessione impedendo che in Parlamento si portino avanti leggi che servano a creare ingiustizia sociale e disparità di fronte alla legge». Ma il leader dell'Italia dei Valori si è spinto anche oltre. «Stiamo vivendo qualcosa che è già successo alla vigilia delle elezioni del 1992, quando si sentiva che stesse crollando l'impero. Oggi sta crollando il secondo impero della Prima Repubblica riveduta e corretta da Silvio Berlusconi. Ora ci auguriamo che passi dalle parole ai fatti e spenga l'interruttore di questa legislatura e di questo governo prima che sia troppo tardi». Dichiarazione alla quale ha replicato il portavoce del Pdl Daniele Capezzone: «Il signor Di Pietro si sbaglia di grosso quando evoca il 1992. Stavolta c'è una grande e sostanziale differenza: gli italiani, nella loro stragrande maggioranza, sono al fianco di Silvio Berlusconi e non hanno alcuna intenzione di vedere il loro voto stravolto o scippato da manovre di palazzo (o di palazzo di giustizia)».

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