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Dall'Unità a "portavoce" di Patrizia

Patrizia D'Addario

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Nella Repubblica del voyeurismo, dove il bipolarismo passa anche dal buco della serratura, una biografia non la si nega a nessuno. Se l'è meritata Patrizia D'Addario con lo scandalo di Palazzo Grazioli, perché non dovrebbero ambire al medesimo riconoscimento le siliconate protagoniste del «trans-noir» come China, Natalì e compagnia? Gradisca presidente (Aliberti editore) è il ritratto affettuoso della escort più famosa del mondo, Patrizia da Bari. Il libro costituisce la riprova di come la sinistra italiana non abbia più tra le sue priorità la liberazione dei popoli oppressi. Adesso l'ombelico del mondo è il dramma delle autoreggenti «smagliate» della Mata Hari alle cime di rape... L'autrice del racconto è una giornalista cresciuta ne l'Unità, allieva napoletana di Alfredo Reichlin, l'elegante Maddalena Tulanti, vicedirettora (è attenta al lessico di genere) del Corriere del Mezzogiorno di Bari, un foglio sempre pronto a ricorrere alle petizioni per dare una scossa all'immobilismo amministrativo. La sua vera impronta? Una grande attenzione ai diritti delle donne. Da qui il sodalizio con Maria Pia Vigilante, avvocato, attivista della Giraffa, associazione che combatte la tratta delle nuove schiave. Nel quotidiano di Antonio Gramsci, la Tulanti, era stata inviato a Parigi e Mosca. Dalla descrizione delle devastazioni della capitale cecena è passata alle macerie del residence dei sogni della D'Addario. La narrazione vuole demolire l'immagine di «escort per una notte» ritagliata su misura per la Lady pugliese. I capitoli sono pieni di puntualizzazioni. Nemmeno l'ultimo saggio di Bruno Vespa esce indenne dalle sottolineature delle imprecisioni con la matita rossa e blu impugnata dalla nuova diva del lido di Venezia. C'è indulgenza per i peccatucci della sinistra delle lenzuola: «gli uomini, a destra come a sinistra, sono uguali, con le stesse debolezze e le stesse virtù, quando ci sono». (Patrizia ndr) ha notato che a sinistra quando vanno a puttane, o a trans, come è capitato a Marrazzo, hanno i sensi di colpa». Poi sprazzi di intimismo. «Come eri da bambina?» le chiede nel primo incontro. Successivamente tratteggia doviziosamente le notti con il premier. C'è anche la versione di Patty sul caso Moro: «Capii solo che un uomo buono era stato ucciso da uomini cattivi e mi bastò per esprimere tutta la mia sensibilità sull'argomento (in un tema in prima media ndr)». E sarebbero queste, come recita il sottotitolo in copertina, le verità della escort più famosa del mondo?

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