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Immigrazione: via alle proposte bipartisan

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Eprobabilmente torneranno, come già accaduto, anche le polemiche nella maggioranza. Domani sarà infatti un giorno «ricco», con tre appuntamenti, tra convegni e conferenze stampa, che girano tutti intorno alle tesi del presidente della Camera. Il primo è con Flavia Perina, deputata ritenuta tra le persone più vicine a Fini. La direttrice del Secolo d'Italia ha firmato infatti una proposta di legge che dà diritto di voto amministrativo agli immigrati regolarmente residenti in Italia da almeno 5 anni. Una provocazione che non solo farà digrignare i denti alla Lega, ma che irriterà anche i fedelissimi di Berlusconi. Infatti a firmare la legge con la Perina c'è anche un gruppo di deputati rappresentativi dell'intera opposizione, compresa quella visceralmente più antiberlusconiana. C'è l'Udc Roberto Rao, già portavoce di Casini, due esponenti di spicco del Pd come l'ex segretario Walter Veltroni e Salvatore Vassalo, ma anche il portavoce dell'Idv, Leoluca Orlando. Gli altri due appuntamenti hanno al centro la proposta finiana sulla cittadinanza. Il primo convegno è dedicato alla cosiddetta alla proposta di legge firmata da Fabio Granata, altro fedelissimo di Fini, e dal Pd Andrea Sarubbi. Di questa proposta, osteggiatissima da Pdl "ufficiale" e Lega, parleranno in prima battuta gli aderenti alla «Rete G2» in un convegno alla Camera, dove «G2» sta per seconda generazione di immigrati. Il presidente della Camera sarà invece protagonista del secondo appuntamento proposto proprio dalla fondazione a lui vicina «FareFuturo» insieme alla rivista Con di un altro finiano doc, Italo Bocchino. «L'Italia a chi la ama» è l'evocativo titolo del convegno. Il terzo relatore è tutt'altro che un "avversario" di Berlusconi, trattandosi del suo amico Tarek Ben Ammar, produttore e finanziere tunisino.

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