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«Battisti in Italia» In tre digiunano

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Locomunica in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, coordinatore regionale Mpi per il Lazio. «Cesare Battisti - si legge nella nota - è stato condannato in contumacia all'ergastolo, con numerose sentenze passate in giudicato e per aver commesso quattro omicidi. Nel corso della sua lunga latitanza ha sempre beneficiato delle leggi di stati esteri bonarie verso l'eversione rossa. La sua latitanza in Francia lo ha visto tra i beneficiati di lusso dalla dottrina Mitterrand. Ha simboleggiato per molti giovani arruolati nell'area della disobbedienza sociale, la dimostrazione che "impugnare le armi contro le istituzioni non è un reato"». «Vogliamo - continua la nota - celebrare la memoria offesa delle vittime di questo infame assassino: il 6 giugno 1978, il maresciallo della Polizia penitenziaria Antonio Santoro; il 16 febbraio del 1979, il macellaio Lino Sabbadin, rapinato perchè ritenuto dal suo gruppo "l'esempio di chi s'è arricchito con un lavoro capitalistico"; sempre nel febbraio del 1979, Pierluigi Torreggiani, gioielliere, il cui figlio, Alberto, a 12 anni, è stato lascaito su una sedia a rotelle ; il 19 aprile del 1979 Andrea Campagna, agente della Digos che indagava sull'omicidio Torreggiani. Se il Brasile negasse l'estradizione in Italia di un criminale sarebbe una vergogna».

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