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«Vendola non è indagato». Ma il centrosinistra non lo vuole più

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Ilprocuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, dopo le anticipazioni pubblicate da «Libero» ha puntualizzato che per il presidente della Regione «attualmente non c'è alcun procedimento penale: c'è una valutazione che sarà fatta in futuro. L'informativa esiste. Non lo posso negare, sono stati pubblicati degli stralci. L'iscrizione delle notizie (di reato, ndr), l'inizio di un procedimento penale spetta al pubblico ministero». Vendola ha reagito trincerandosi dietro il suo sbandierato impegno per la trasparenza: «Una persona per bene come me non può avere paura della giustizia». Subito dopo ha inviato un messaggio conciliante all'indirizzo di Laudati: «Apprezzo il lavoro e lo stile della Procura di Bari. Non mi sento minacciato da chi opera per il controllo della legalità». Gli strali, invece, sono riservati all'editore del quotidiano diretto da Maurizio Belpietro: «Il presunto avviso di garanzia? Mi è giunto da Angelucci, che è sotto inchiesta in Puglia per malasanità». Intanto Vendola ha rallentato i preparativi per la presentazione della sua ricandidatura, sempre più incerta. Domenica alla Fiera del Levante doveva esserci la convention all'americana per dare il via alla campagna elettorale: l'incontro è stato declassato a semplice appuntamento per fare un bilancio del suo mandato... Con i tempi che corrono e la ufficiosa disponibilità di una larga parte del Pd a vagliare candidature alternative al leader postcomunista (eventualità vista con favore dall'Udc), un po' di prudenza non guasta.

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