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Cosentino, firmata la misura cautelare Tornano a salire le quotazioni di Tajani

Nicola Cosentino

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Sarebbe stata già firmata e verrebbe consegnata oggi alla Camera la richiesta di autorizzazione per l'esecuzione di una misura cautelare - non è ancora chiaro se di detenzione in carcere, agli arresti domiciliari o di carattere interdittivo - nei confronti di Nicola Cosentino, sottosegretario all'Economia e coordinatore regionale del Pdl. La notizia è trapelata ieri in ambienti giudiziari, anche se i magistrati titolari dell'inchiesta si sono rifiutati tutti di confermare l'indiscrezione e dalla Camera è stato comunicato che finora non è giunta nessuna richiesta sul sottosegretario. In serata è stato il portavoce del presidente della Camera a precisare che non risulta pervenuto nulla a carico di Cosentino. Il coordinatore regionale aveva replicato accusando i media di perseguire una «campagna diffamatoria volta alla sua delegittimazione». Cosentino risulta indagato per presunti contatti con il clan dei Casalesi nell'ambito di un procedimento scaturito dalle rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia. La misura cautelare sarebbe stata emessa dal gip Raffaele Piccirillo, su richiesta dei pm Alessandro Milita e Giuseppe Narducci. Da indiscrezioni, i magistrati ipotizzerebbero a carico di Cosentino un concorso esterno in associazione camorristica. Le posizioni di altri indagati - destinatari anch'essi di richieste di provvedimenti restrittivi da parte della procura di Napoli - sarebbero state stralciate e occorrerà pertanto attendere alcuni giorni per conoscere nei dettagli gli sviluppi dell'indagine condotta dai pm Alessandro Milita e Giuseppe Narducci.   Nei giorni scorsi il «Roma», quotidiano vicino al vice capogruppo del Pdl Italo Bocchino, aveva scritto che era pronta la richiesta d'arresto per Cosentino. Il provvedimento su Cosentino riapre i giochi per le candidature alle Regionali in Campania e a seguire nel Lazio. Qualora il sottosegretario all'Economia dovesse saltare per la questione giudiziaria, al suo posto entrerebbe in campo Viespoli. E dal momento che, per la partita degli incastri, la candidatura nel Lazio è legata strettamente alla Campania, riprenderebbe quota Tajani. Peraltro le quotazioni del vicepresidente della Commissione europea sono già salite in questi giorni. L'ipotesi della candidatura di Tajani infatti viaggia dipari passo con la possibilità per Massimo D'Alema di essere indicato come nuovo ministro degli Esteri dell'Unione europea, e vicepresidente della Commissione europea. E siccome le cariche europee non possono avere più di un rappresentante a Paese, questo cambio di scenario determinerebbe come conseguenza immediata il ritorno in Italia di Tajani. La notizia dell'azione giudiziaria su Cosentino ha provocato la reazione del Pdl della Campania che ha espresso solidarietà al sottosegretario ribadendo che «non sarà consentita alcuna strumentalizzazione politica dell'iniziativa intrapresa dalla magistratura».  

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