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La Procura indaga sui morti della Capitale

Esterino Montino (Foto GmT)

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Roma é la città dove, dopo Napoli, si registra una maggiore diffusione dell'influenza A. Ma la parola d'ordine dell'amministrazione capitolina è: nessun allarme, tutto sotto controllo. Si è riunita ieri pomeriggio in Campidoglio la Commissione per l'emergenza influenza A del Comune di Roma, alla presenza del sindaco Gianni Alemanno, dell'assessore per le politiche sociali e la salute Sveva Belviso e del presidente della commissione politiche sanitarie Fernando Aiuti, per monitorare l'andamento dell'epidemia influenzale a Roma. Il numero dei ricoverati negli ospedali romani con influenza A accertata sono 152, di cui 112 adulti e 40 bambini. Non si può ancora parlare di emergenza ma di aumento dei ricoveri in una stagione che non ha di solito la massima intensità di degenze per questa patologia. Le ospedalizzazioni per sospetta influenza sono 75, di cui 57 adulti e 18 bambini. I pazienti in rianimazione sono 5, di cui 3 bambini. I Pronto soccorso risultano meno affollati rispetto agli scorsi giorni. Per quanto riguarda le scuole, medie e elementari, sempre numerose le assenze. Per ora non c'è nessuna ipotesi di chiusura o riduzione di attività scolastiche nella città. Sul fronte vaccini, il vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino ha fatto sapere che sono diverse decine di migliaia le persone già vaccinate nel Lazio contro il virus dell'influenza A, e ha annunciato che una parte dei 100 mila vaccini messi a disposizione dal ministero e disponibili nelle asl territoriali, da oggi, saranno forniti ai medici di famiglia per cominciare a vaccinare la seconda categoria di persone a rischio, come gli adulti con patologie gravi, pur non avendo ancora ultimato le vaccinazioni per la prima categoria, come donne in gravidanza, bimbi a rischio e operatori sanitari. La Procura di Roma ha intanto aperto due fascicoli processuali per fare luce su i due decessi per influenza A di mercoledì. Si vuole appurare se ci siano state negligenze da parte del personale sanitario nei confronti di Chantal Carleo, 18 anni, già sofferente di fibrosi cistica deceduta all'ospedale Bambino Gesù, e del tecnico radiologo Maurizio Scavizzi di 58 anni, affetto da obesità e morto all'ospedale Spallanzani. Per il momento il pm Paolo D'Ovidio procede per omicidio colposo contro ignoti. A determinare l'apertura dei fascicoli sono state le denunce presentate alla polizia dai familiari delle due persone morte. In entrambe le azioni penali si lamentano difetti di assistenza e atteggiamenti negligenti da parte del personale sanitario nei confronti dei due pazienti. In merito alla morte di Chantal Carleo il direttore sanitario del Bambino Gesù Massimiliano Raponi ha precisato che «molto probabilmente la ragazza aveva contratto il virus dall'esterno. Noi abbiamo escluso qualsiasi contatto all'interno del nostro ospedale».

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