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«È complotto Interessati pure i viados»

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Ilcaso Marrazzo è proprio un complotto, è così chiaro». Parla Valentina Ok, storico volto dei trans napoletani. Il suo nome d'arte è dato dalla canzone che l'ha resa famosa, quello dell'anagrafe continua a tenerlo riservato. Dalle tv private fino alle trasmissioni di Rai e Mediaset come «l'Ottavo nano» e «Cronache Marziane». L'ultimo suo impegno è stato con John Turturro che ha girato proprio per i vicoli partenopei «Passione», a febbraio sul grande schermo. Valentina, che cosa pensa del caso Marrazzo? «È un complotto. È così evidente. Tutto organizzato». Ma c'era un interesse anche dei trans? «E credo proprio di sì. C'è l'interesse ad apparire, a essere conosciuti a finire in tv. Siamo milioni in Italia e se ci fai caso, gli scandali escono tutti al Nord, come accaduto pure per quello della Fiat (Lapo Elkann ndr). A Napoli i trans sono molto più riservati. A noi i soldi sporchi non interessano». Crede che Marrazzo avrebbe dovuto usare qualche cautela in più essendo un personaggio pubblico? «Il sesso è secondo me libertà e divertimento, lui si diverte così come tanti altri. Il problema è la vergogna: ci si nasconde perché si ha paura di ammettere, anche a se stessi, il gusto della trans». E perché non è ancora una cosa normale... «Ma normale mettilo tra virgolette per favore. La normalità è anche trans. Una sola regola dovrebbe essere valida per tutti, la riservatezza e il rispetto per la famiglia. Così non è stato per Marrazzo». Perdoni, ma se parla di rispetto, allora non si dovrebbero accettare persone sposate nel vostro mondo no? «Tesoro, ma tu credi nella fedeltà della coppia dopo vent'anni? Ma finiamola. La passione va a finire. Non ci si può eccitare con lo stesso uomo o con la stessa donna dai, è impossibile». R.C.

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