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E gli studenti di sinistra minacciano le solite barricate

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Ieri,in otto città sono stati organizzati presidi permanenti fino a notte fonda davanti le prefetture: l'Unione degli studenti e il Coordinamento universitario Link (che ha occupato simbolicamente il ministero) chiedono il ritiro dei tagli su scuola, università, ricerca e una costruzione di un modello diverso di didattica e di apprendimento che sia discusso ed elaborato con gli studenti. «La nostra idea - spiega l'Unione degli universitari che per il 6 novembre ha in programma una manifestazione a Roma - è quella di un'università che sia pubblica, non ostaggio degli interessi dei privati, libera, senza barriere all'accesso, democratica, non in mano ai baroni, di qualità, perchè possa davvero formare le coscienze, per tutti, non solo per i ricchi». «Il governo - afferma la Rete degli studenti - vuole distruggere l'università pubblica, riducendola ai minimi termini privatizzando quanto possibile».

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