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Ricattati dai transessuali altri due politici

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Ierinel palazzo di Giustizia di piazzale Clodio, a Roma, ilprocuratore l'aggiunto Giancarlo Capaldo ha incontrato per almeno due ore i vertici dei carabinieri del Ros per fare il punto sull'indagine che appare tutt'altro che conclusa ed è anzi destinata ad allargarsi. In primo luogo la procura sta esaminando la posizione di Max Scarfone, il fotografo che immortalò l'automobile di Silvio Sircana l'ex portavoce di Romano Prodi, nella Capitale, sulla via Salaria accanto ad un transessuale. Scarfone, per ora teste chiave della procura, potrebbe rispondere del reato di ricettazione per essersi interessato alla compravendita del filamto che ritrae l'ex presidente del Lazio Marrazzo con il transessuale in via Gradoli 96. Dalle indagini in corso trapela anche l'ipotesi, per ora solo tale, che altri politici - si parla di due persone - che potrebbero essere state vittime di ricatti ed estorsioni, finiti in un meccanismo infernale dopo incontri con transessaule. la magistratura romana sta indagando anche su una telefonata che sarebbe giunta all'utenza della segreteria di Marrazzo e fatta da una persona che si era qualificata come un carabiniere. Marrazzo aveva dato poi incarico al suo segretario di presentare per suo conto una denuncia di smarrimento degli assegni e da allora non era più stato contattato. All'esame degli inquirenti, dunque, anche alcuni tabulati telefonici della Regione Lazio e anche il traffico telefonico dei transessauli controllati e identificati nel corso delle indagini dai carabinieri del Ros. Un lavoro mirato anche a risalire ai potenziali spacciatori di cocaina dei transessuali.

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