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Il Pdl a Marrazzo: niente trucchi, ora elezioni

Piero Marrazzo

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"Non voglio entrare nel merito delle vicende del presidente Marrazzo, dico solo che la soluzione individuata dell'autosospensione non è sostenibile". Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, interpellato a margine della settima edizione dei Giochi di strada, a via dei Fori imperiali, parla del caso Marrazzo e delle implicazioni sull'amministrazione del Lazio: "Non ci può essere una Regione a mezzo servizio". "Se Marrazzo ha deciso di tirarsi indietro e passare il timone - ha proseguito il sindaco - bisogna andare ad elezioni, non serve a nessuno allungare il brodo". Subito alle urne - Niente "trucchi illegali" nella Regione Lazio dopo il caso Marrazzo. In una nota congiunta, i capigruppo parlamentari del Pdl Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto chiedono che si vada "subito alle urne". Marrazzo, affermano, "ha annunciato la decisione di auto-sospendersi dall'incarico. Una eventualità di questo tipo è prevista solo per impedimenti fisici che non consentano a un presidente di svolgere temporaneamente le proprie funzioni, salvo poi riprendere in pieno la propria attività. Non ci sembra il caso in cui ci troviamo. Marrazzo, a parte l'imbarazzo e l'amarezza per le vicende note, non ha impedimenti fisici o giuridici di alcun tipo. Pertanto, o si dimette dall'incarico, o prosegue nell'attività di presidente". La sopensione "è un trucco" - "Le dimissioni consentono rapidamente di andare al voto per dare al Lazio un presidente eletto direttamente dai cittadini come prevede la legge - dicono i capigruppo del Pdl - Il trucco della sospensione affiderebbe la guida della Regione a un vice che nessuno ha eletto. Rivolgiamo un pubblico appello a tutte le istituzioni, ad ogni livello, a tutte le forze politiche e sociali affinchè non vengano violati i principi di legalità e di democrazia".   Possibili azioni legali - Questa mattina un gruppo di parlamentari del Lazio si è incontrato con il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. Da quanto emerso nel corso della riunione - si apprende da una nota del gruppo Pdl al Senato - alcuni esponenti del Pdl sono "pronti anche ad iniziative legali per denunciare il palese abuso dell'istituto della sospensione, che verrebbe commesso da Marrazzo e da tutti coloro che condividono questo percorso".  

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