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Vespa, il cda di Viale Mazzini frena sul contratto

Bruno Vespa

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Slitta il rinnovo del contratto di Bruno Vespa. Il cda Rai chiede al direttore generale Mauro Masi approfondimenti su alcuni punti dell'accordo triennale - che contemplerebbe un aumento del 20% del compenso per il conduttore - anche alla luce del piano industriale e del possibile deficit di oltre 600 milioni da qui al 2012. Normale istruttoria per i contratti di una certa importanza, dicono dal settimo piano. Vespa precisa: gli approfondimenti riguardano «tutti i contratti in scadenza» e il suo è in parte fermo «al 2001». E cita Fabio Fazio, Daria Bignardi e «il compianto Enzo Biagi». La proposta di approfondire il contratto di Vespa sarebbe stata avanzata dal consigliere Angelo Maria Petroni e, dopo un breve intervento di Nino Rizzo Nervo, sostanzialmente condivisa da tutto il cda e accolta dal dg. La nuova ipotesi di accordo porterebbe a quota 1 milione 600 mila euro all'anno il minimo garantito per il conduttore di "Porta a Porta", a fronte di 1 milione 187 mila euro fissati dall'attuale contratto (2006-2009, con un'opzione subito esercitata fino al 31 agosto 2010). Vespa definisce «giusto» che il cda abbia chiesto un approfondimento, ma «su tutti i contratti da rinnovare - sottolinea - e non soltanto sul mio». Spiega che alcuni elementi del suo contratto attuale «risalgono al 2001» e altri «al 2004» e ricorda che quando entrerà in vigore il prossimo «l'inflazione del decennio sarà intorno al 22%». Per di più «il nuovo garantito - dice ancora il conduttore di "Porta a Porta" - coprirà 26 trasmissioni in più del precedente», il futuro contratto «prevede una penalizzazione fiscale» e niente diritti d'autore «per l'eventuale invenzione di nuovi format». Ma a Vespa «dispiace» anche che le fughe di notizie riguardino «sempre e solo» il suo contratto; che si dimentichi che nel 2001 l'allora dg Cappon fissò la cifra «al 15% in meno di quanto offerto a Gad Lerner e Fabio Fazio per due trasmissioni che mai si fecero»; che «non si pubblichino i contratti del compianto Enzo Biagi, il contratto precedente e quello attuale di Fabio Fazio, quello di Daria Bignardi e altri ancora».   Insorge Loris Mazzetti, storico collaboratore di Biagi: l'ultimo contratto del giornalista, scomparso due anni fa, «è stato di 250 mila euro. Quando Vespa riuscirà a dare alla Rai un decimo di quello che ha dato Biagi, dal punto di vista di contenuti, immagine, credibilità, indipendenza dal potere politico, potrà permettersi di nominarlo». «Un conto è l'inviolabile memoria di Biagi, un conto sono i contratti. Pubblichiamoli e facciamo i confronti», controreplica Vespa.  

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