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I consumatori: denunciamo i sindaci col "vizietto"

Autovelox

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"Adesso basta, dobbiamo denunciare i Comuni che hanno il vizietto". È netta la presa di posizione di Vincenzo Donvito del'Aduc nello stigmatzzare le amministrazioni che non rispettano la direttiva Maroni sulla trasparenza degli autovelox. «Certi episodi - afferma Donvito - vanno denunciati senza mezzi termini. Gli sfortunati automobilisti che incorrono in sanzioni elevate attraverso apparecchi montanti senza seguire le regole facciano immediatamente ircorso. Ma non al Prefetto. Meglio al Giudice di pace, dove i ricorrenti hanno ottime probabilità di vincere. Questo andazzo dei Comuni, che ormai costituisce un vero e proprio malcostume generalizzato, deve essere fermato. E i giudici lo hanno capito ormai da molto tempo». Ancora più dura la posizione di Rosario Trefiletti (Federconsumatori): «Siamo indignati, si continuano a tendere veri e propri agguati ai cittadini. La sicurezza stradale non c'entra nulla: qui si tratta solo di fare cassa». Secondo Trefiletti «i soldi ricavati attraverso le multe comminate grazie agli autovelox dovrebbero servire per interventi di rifacimento del manto stradale oppure per opere mirate al miglioramento degli standard di sicurezza stradale nei vari Comuni. Invece le amministrazioni utilizzano gli autovelox come un business. Noi come associazione - prosegue Trefiletti - combattiamo questa tendenza, così come gli apparecch t-red, veri e propri agguati al giallo dei semafori». Trefiletti non usa mezzi termini nel definire gli autovelox fuorilegge «forme piratesche di recupero dei soldi» da aprte delle amministrazioni, che, sempre più spesso, utilizzano certi metodi per ripianare deficit di bilancio.

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