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Bonaiuti: "Non perdiamo di vista i risultati ottenuti dal governo"

Paolo Bonaiuti

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Lo scontro Quirinale-Palazzo Chigi? «È una questione istituzionale, non ne parlo». Berlusconi? «Ma le pare che commento il premier?». Paolo Bonaiuti, portavoce del Cavaliere volta pagina. Anzi, il suo è più di un invito a cambiare registro: «È davvero incredibile quello che sta accadendo». Che cosa sta accadendo? «Penso alla giornata di ieri (venerdì, ndr). Abbiamo fatto una conferenza stampa con il ministro Brunetta, il quale ha annunciato una riforma epocale, una riforma vera, che toccherà il funzionamento della Pubblica Amministrazione. Eppure i media sembrano averla del tutto ignorata. Abbiamo fatto una conferenza stampa con il ministro Maroni, che ha dato cifre impressionanti nella lotta alla mafia. Mai nessun governo aveva fatto altrettanto, c'è stato un aumento mostruoso nel sequestro dei beni dei criminali. E intanto i media parlano soltanto di questioni politiche». E va bene, ma che cosa farà il governo? «Farà quello che sta facendo. Anzi, adesso daremo un'accelerata alla nostra azione che ha già dato risultati impressionanti». A quali si riferisce? «Basta guardare i dati della produzione industriale che hanno fatto registrare un +7% di agosto su luglio, il più forte incremento degli ultimi venti anni. Basta guardare cosa dice il governatore della Bce che ha spiegato come quello italiano sia un modello dalle "solide basi". Basta guardare a quello che ha scritto l'Ocse, che ha parlato di una ripresa in Italia contenuta "ma significativa". O quanto ha dichiarato il centro studi di Confindustria che pure ha previsto una situazione migliore di quanto si immaginava. Ecco, di fronte a tutto ciò dobbiamo cogliere la ripresa, aiutarla, sostenerla». A proposito di Confindustria, ha letto che cosa ha detto la presidente Marcegaglia? Ha difeso Napolitano ma anche invitato il governo ad andare avanti. «È una valutazione a cui dobbiamo guardare positivamente. Le osservazioni di artigiani, commercianti, industriali e di tutte le categorie sono sempre di stimolo per il governo. Sotto questo aspetto molto sta facendo il ministro Tremonti che ha riaperto i rubinetti del credito bancario alle piccole e medie aziende». Senta, non negherà però che questa settimana non è accaduto nulla. «Si riferisce al Lodo Alfano?». Be', il lodo Alfano tanto per cominciare. Una battuta d'arresto per il governo. «Falso! Nessuna battuta d'arresto. Il governo va avanti. E vedrà, andrà anche più veloce, unito e compatto come prima». Ma come fa a dirlo? «Senta, Berlusconi ha avuto nelle elezioni Politiche del 2008 un grandissimo consenso. Dopo ci sono state le elezioni in Sicilia e sono state vinte. A Roma, vinte anche quelle. In Friuli, altra vittoria. E poi Abruzzo e Sardegna, dove pure abbiamo vinto. E non è finita. Ci sono state le Europee che ci hanno confermato i voti. Nella amministrative abbiamo strappato una grande quantità di Provincie e Comuni alla sinistra. Cosa serve più per dire che Berlusconi e questo governo hanno un enorme consenso tra gli italiani?». Onorevole, si è votato l'ultima volta quasi sei mesi fa. E in mezzo è accaduto un po' di tutto... «In mezzo non ci sono stati altri appuntamenti elettorali. Ci sono però i sondaggi, non solo i nostri, che peraltro sono gli unici a non aver sbagliato mai. Anche quelli di sinistra confermano un trend più che positivo». Non teme una rapida condanna nel processo Mills e una nuova crisi? «In politica non esiste la parola mai. Ma personalmente non ho alcun dubbio non solo della assoluta innocenza di Berlusconi in quel processo ma anche della assoluta dimostrabilità della sua estraneità a tutto. Di fronte a tutto ciò voglio dire una sola cosa». Che cosa? «Non perdiamoci nelle chiacchiere della sinistra. Non perdiamoci dietro all'ultima battuta della Finocchiaro o di Fassino. Il governo va avanti solidissimo e si appresta a fare nuove grandi riforme».  

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