Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'ultima di Michele "Non andiamo in onda"

Santoro durante la trasmissione

  • a
  • a
  • a

Conferme. Smentite. E poi ancora conferme e altre smentite. Solo in tarda serata, arriva la notizia che mette fine e auna giornata contraddistinta dall'incertezza. Annozero va in onda. O meglio, Annozero va in onda visto che il contratto a titolo gratuito per la presenza di Patrizia D'Addario in trasmissione ha avuto il via libera delle strutture competenti. Sì, proprio così. Secondo quanto stabilito dall'azienda, Michele Santoro, conduttore del programma, potrà ospitare l'escort pugliese che ha trascorso una notte con Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli. E così, che lo show abbia inizio. Il via libera sarà anche arrivato solo poche ore prima che si levasse il sipario sulla seconda puntata della trasmissione, in scaletta per l'appunto su RaiDue alle 21.05, ma alla fine Santoro ce l'ha fatta. È riuscito a creare per l'ennesima volta un tornado mediatico attorno al suo programma. E non poteva essere diversamente. D'altronde, dopo l'esordio record della settimana scorsa con 5.592.000 telespettatori e il 22.88% di share con una puntata che è stata la più vista nella storia del programma, in onda dal 14 settembre del 2006, perché non bissare? E la ricetta del successo è sempre la solita: un titolo ad effetto, «No Giampy no party» (uno slogan che riprende quello della pubblicità di uno spumante, ndr) che fa riferimento all'imprenditore barese Giampaolo Tarantini attualmente al centro di cinque inchieste della magistratura pugliese. Poi serve un personaggio che crei scompiglio. Quindi quale miglior candidato se non una escort come la D'Addario e infine un tema, come quello dei festini a Palazzo Grazioli, che dia particolarmente fastidio al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Eppure durante la giornata il giochetto ha veramente rischiato di rompersi. E a spiegare quanto accaduto durante la giornata è proprio Santoro. «Alle 19:00 circa - racconta Santoro nel camerino a pochi minuti dall'inizio della trasmissione - mi è stato comunicato che c'era un parere dell'ufficio legale della Rai. Un parere di otto pagine giunto via fax. Al telefono i miei collaboratori mi hanno comunicato che la D'Addario non poteva partecipare alla puntata di questa sera». Le otto pagine di parere legale erano accompagnate da una lettera del direttore di RaiDue Massimo Liofredi. «Si è quindi posto il problema - prosegue Santoro - dell'interpretazione di questo parere e cioè se si trattasse soltanto di un parere o di una direttiva». A questo punto la fibrillazione anche nella redazione è salita tanto che Santoro ha deciso di rivolgersi al proprio avvocato Domenico D'Amati per capire cosa spiega. Poi continua: «C'è stato un vero black-out perché tutti mi bombardavano di telefonate. Io invece mi aspettavo di parlare con il direttore generale o con il direttore di rete che non ha risposto alle mie telefonate». Santoro, con l'intento di spiegare ogni piccolo passaggio di quelle controverse ore, ha anche raccontato di aver inviato una mail alla quale Liofredi ha risposto così: «Caro Santoro, riscontro la tua comunicazione in via e-mail odierna e ti preciso che non ho da parte dell'azienda alcuna indicazione in merito. Ho ritenuto doveroso informarti sul contenuto della nota degli affari legali e societari della Rai». Una nota che, come specificato, non avrebbe potuto in alcun modo bloccare preventivamente la messa in onda della puntata di stasera, ma che spiega le eventuali conseguenze legali a cui potrebbe andare incontro il programma per aver ospitato la D'Addario in quanto protagonista di una vicenda giudiziaria ancora in corso. Pende infatti tra l'altro sul programma la diffida chiesta all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni da parte dei legali di Giampaolo Tarantini, che spiegano: «Ci siamo rivolti alle autorità di vigilanza e controllo del sistema radiotelevisivo per evitare che la signora Patrizia D'Addario riveli fatti sui quali è in corso un'indagine coperta da segreto investigativo durante una trasmissione del servizio pubblico come Annozero». Una diffida che avrebbe potuto bloccare la puntata. Puntata che comunque è andata in onda "mutilata" dato che, tutti gli esponenti della maggioranza hanno sposato in pieno l'appello di Berlusconi e hanno rifiutato l'invito di Santoro a partecipare al dibattito. Unica che avrebbe voluto partecipare e aveva avanzato la propria candidatura direttamente al Cavaliere è stata Alessandra Mussolini. In un primo momento sembrava che Berlusconi non avesse nulla in contrario a questa possibilità. Poi dal quartier generale di via del Plebiscito è arrivato lo stop all'iniziativa. Un'idea della quale, comunque, la redazione del programma di Michele Santoro non era a conoscenza. Il Pdl diserta insomma Annozero, ma il Governo sceglie un altro studio per la replica. Quello di Bruno Vespa, che andrà appositamente in onda in diretta con Paolo Romani, vice ministro allo Sviluppo con delega alle Comunicazioni.

Dai blog