Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Sisma, in arrivo gli avvisi di garanzia

Distruzione e macerie dopo il terremoto in Abruzzo

  • a
  • a
  • a

Svolta In settimana i nomi. Alcuni fascicoli assegnati alla Procura distrettuale antimafia Probabilmente si è arrivati ad una svolta nell'inchiesta sui crolli che si sono verificati all'Aquila in occasione del terremoto del 6 aprile scorso. È questo il parere del procuratore capo dell'Aquila, Alfredo Rossini, che ieri ha annunciato l'avvenuto deposito delle perizie elaborate dai consulenti tecnici nominati dalla Procura. «Da queste perizie — ha spiegato — presumibilmente emergono delle responsabilità. Non posso dire i nomi degli indagati ma è certo che i primi giorni di ottobre iscriveremo i nomi delle persone nel registro degli indagati». Tra le perizie depositate vi sono anche quelle di alcuni luoghi simbolo del terremoto come la Casa dello Studente, l'ospedale e il convitto nazionale dove, proprio per la qualità e il numero delle persone offese è stata data una priorità. Il procuratore ha poi aggiunto che ci saranno inchieste anche su possibili infiltrazioni malavitose. «Abbiamo diversi procedimenti in corso — ha spiegato — e stiamo assegnando i fascicolo anche ai sostituti applicati presso la Procura distrettuale antimafia. Ci sono state tante comunicazioni di persone, di famiglie mafiose che fanno parte delle società impegnate nella ricostruzione». Ma l'obiettivo del Procuratore capo dell'Aquila è anche quello di evitare maxiprocessi dove si rischiano interruzioni e lunghe pause. Per questo ogni sito dove ci sono stati crolli e morti e dove dalle perizie emergono responsabilità sarà oggetto di un processo. «I siti posti sotto sequestro sono circa 200 e questo non vuol dire che ci saranno altrettanti processi perché — ha sottolineato lo stesso Procuratore — se dalle perizie non emergeranno responsabilità ci sarà l'archiviazione». «Abbiamo fatto una grande indagine per organizzare alla stessa maniera tutti i siti in cui ci sono stati dei crolli di rilevanza penale e dove ci sono stati purtroppo dei decessi per rendere possibile un processo — ha concluso — In questa grande inchiesta abbiamo fatto le selezioni per i singoli siti in maniera da poi presentare facilmente questi processi davanti ad eventuali giudici in maniera che non ci siano interruzioni».

Dai blog