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Governo al lavoro per la "fase due" della Finanziaria

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Gli occhi delle diverse categorie sono così puntati alla «fase due» della manovra che il governo ha lasciato intendere potrebbe arrivare prima della fine dell'anno, probabilmente con un decreto, ma la cui consistenza è legata ai risultati di gettito che la sanatoria dello Scudo fiscale riuscirà a raggiungere. I sindacati chiedono la detassazione del secondo livello salariale (ora è previsto solo sui «premi» aziendali), così come previsto dal nuovo «modello contrattuale». Gli industriali nuovi incentivi su tutto il manifatturiero. Le piccole imprese la detassazione della tredicesima per rinvigorire i consumi. Ma ci sono alcune voci che, senza essere finanziate, rischiano di scomparire già a gennaio. Dalla detrazione per l'abbonamento a bus e metro, agli sconti per l'acquisto di elettrodomestici, fino al 5 per mille: sono questi alcuni interventi che, al momento, non hanno trovato spazio nella manovra. Nessuna riproposizione, poi, è per ora prevista per il bonus famiglie, che valeva 2,4 miliardi di euro mentre sembra scontato il rifinanziamento della Social Card visto che è stata bandita una gara per la gestione nel triennio 2010-1012. Di fatto il testo ufficiale della Finanziaria, «tre articoli con tabelle», non è ancora stato stampato dal Senato dove l'annuncio dell'arrivo del provvedimento, che da il via alla «sessione di bilancio», è previsto solo per il 6 ottobre, quando il ministro dell'Economia Giulio Tremonti interverrà in aula. Nelle bozze circolate, comunque, la Finanziaria - con la sua valenza triennale - ha stanziato risorse solo per prorogare gli incentivi sulle ristrutturazioni dal 2011 al 2012.

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