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Probabile il voto di fiducia alla Camera sul testo

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Oche scusa accampare per contestare e rendere mediaticamente vantaggioso per la sinistra il decreto che dà il via allo scudo fiscale. Così ieri è arrivata la sparata. Il rientro dei capitali favorirebbe addirittura i terroristi. A esprimere la tesi è stata ieri l'esponente del Pd della commissione Bilancio, Simonetta Rubinato, che ha addirittura allertato il ministro degli Interni, Roberto Maroni, sulla pericolosità per la sicurezza nazionale della legge:«Mi chiedo se il ministro Maroni si sia accorto che sta per essere approvato in parlamento uno scudo anche per il terrorismo. Il Senato ha infatti introdotto nel decreto legge anti-crisi oggi al vaglio della Camera una modifica che stabilisce per gli intermediari il venir meno dell'obbligo di segnalazione oggi previsto non solo per le operazioni di rieciclaggio ma anche per quelle di finanziamento del terrorismo». Insomma lo scudo si starebbe tramutando nei disegni dell'opposizione in un mostro giuridico capace di sovvertire l'impianto democratico del Paese. Il governo però va avanti. E potrebbe decidere di mettere la fiducia al decreto legge correttivo al pacchetto di misure anti-crisi che contiene la versione «large» dello scudo fiscale. Il provvedimento infatti scade il prossimo 3 ottobre e dunque i tempi sono abbastanza stretti: la strada di blindare con un voto di fiducia, secondo quanto si apprende in ambienti parlamentari, sembra quindi molto probabile. Lunedì il testo arriverà all'esame dell'Aula e, sempre secondo quanto di apprende da fonti parlamentari, il governo potrebbe mettere la questione di fiducia già martedì per poter incassare il voto mercoledì. L'Esecutivo frena: «Al momento - dice il sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti - non è in agenda».

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