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La formazione leggera s'impone per necessità

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Tant'èvero che in un memorabile discorso al Senato Giuliano Amato sostenne che le formazioni politiche del dopoguerra erano per l'appunto un multiplo del Pnf. Era inevitabile, del resto. Perché il Pci si presentò subito come un partito disciplinato di massa sovvenzionato dall'Urss. E i partiti democratici, per fronteggiare al meglio la creatura politica di Togliatti, dovettero organizzarsi al loro interno allo stesso modo. Il potere invisibile è molto più pervasivo di quello visibile. Ciò spiega perché la Costituzione evoca i partiti, veri principi in Repubblica, solo due volte. La XII disposizione transitoria e finale vieta la riorganizzazione del partito fascista. Mentre l'articolo 49 stabilisce che tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. Quel "metodo democratico" fu interpretato nella maniera più restrittiva possibile. Non si volle un controllo né sulle finalità dei partiti né sulla loro organizzazione interna. E ci si accontentò che il concorso tra partiti avvenisse pacificamente e senz'armi. Il partito pesante tira le cuoia con tangentopoli. La legge sul finanziamento pubblico dei partiti del 1974 fu colata a picco in buona parte da un referendum del 1993. Rimase il contributo alle spese elettorali che, in barba al popolo sovrano, è aumentato a dismisura e in maniera scandalosa. Ancora oggi, pensate, vi attingono formazioni che hanno un consenso risibile. Si confidava che questo finanziamento sostituisse e non si aggiungesse a quello illecito. Una pia illusione. Il partito leggero non è stato frutto di una libera scelta. Si è imposto per necessità, perché non erano più sostenibili quei costi della politica. Al partito dei militanti, che dettava la linea agli organi elettivi, è succeduto il partito degli eletti, che prendono a tutti i livelli decisioni che hanno un'immediata ricaduta sui cittadini. Non siamo ai comitati elettorali di stampo statunitense, questo no. Ma il partito leggero, per ripetere ancora le parole di Amato, è un Eta Beta. Ha una testa pesante e un corpo leggero. E di norma un capo carismatico che s'impone ai baroni dei nostri giorni. Giuseppe Maranini, per amore di paradosso, diceva che la migliore forma di governo è la tirannide. Temperata, però, dal tirannicidio. Perché dove tutti sono responsabili, come al tempo dei baroni, non lo è più nessuno. Aveva visto giusto. Chi li ha più

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