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Deve esserci un limite al cinismo

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... (diretto da Antonio Padellaro, firma di punta Marco Travaglio) che afferma essere tutto aperto presso gli uffici della procura di Lagonegro. A noi interessa cercare di capire cosa vogliamo fare in questa Italia. Vogliamo capire dove si vuole arrivare, se un giornale pieno zeppo di noti professionisti titola, in prima pagina e nel numero d'esordio in edicola, su una inchiesta i cui termini sono nella più assoluta fisiologia per chi ricopre uffici pubblici. Una notizia che meriterebbe un trafiletto a pagina 25, se non vivessimo nell'ansia distruttiva che ormai domina l'intreccio tra politica e stampa. Noi vogliamo capire se resta un minimo di umanità nel nostro mestiere, un minimo di senso della misura, uno straccio di rispetto per chi lavora al servizio della comunità. Chi fa politica può sbagliare, ma non possiamo considerarli tutti dei delinquenti. Chi fa il pubblico amministratore spesso rischia in proprio, lavorando 15 ore al giorno. Noi rifiutiamo di vedere tutto in chiave di inchieste, reati, abusi, manette. È una visione cupa e orrenda della vita, che ci spinge su un piano inclinato, sempre più giù. Oggi stiamo peggio di ieri, anche in ragione della scelta in prima pagina compiuta da «Il Fatto». Fermiamoci, prima che sia troppo tardi. Il cinismo non può essere regola di vita.  

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