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Chiodi: «Fin qui tutto è andato per il meglio»

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.Il Governatore d'Abruzzo, Gianni Chiodi, sa che il futuro della regione dipende molto da quanto si riuscirà a fare prima che i riflettori sull'Aquila e sul terremoto si spengano. «Spero che venga apprezzato il lavoro che si sta facendo - ha sottolineato Gianni Chiodi - la consegna delle case ai cittadini di Onna, la realizzazione delle abitazioni nell'ambito del progetto Case non significa che tutti i problemi siano risolti. Ma per quanto riguarda la ricostruzione siamo a buon punto». È ottimista il presidente della Regione Abruzzo. Un ottimismo che gli deriva dal realismo con cui guarda ciò che accade. «Non dobbiamo dimenticare che sono passati appena cinque mesi dal terremoto. Stiamo assistendo a un intervento di portata eccezionale. Non è immaginabile che in questo momento tutti i problemi siano risolti». Per Chiodi adesso arriva il momento più impegnativo. «Fin qui, obiettivamente, è andato tutto bene. L'emergenza è stata gestita nel migliore dei modi, ma la fase due sarà fonte di gravi problemi e difficoltà. Sarà necessario un maggior coinvolgimento degli enti locali per quel che riguarda le scelte strategiche e la programmazione socio economica». Per il futuro bisogna lavorare dando risposte ed evitando di infiammare gli animi degli aquilani. «I tempi sono giusti per lavorare e per dare il massimo dell'impegno. In altre situazioni, dopo appena cinque mesi, non c'era neanche una legge - ha concluso il Governatore - qui le procedure sono state molto più celeri ed adeguate. Tutti vorremmo tornare in centro il prima possibile, ma il disastro che ci ha colpito ci impone di prendere in considerazione tempi più lunghi. E questo lo dobbiamo far capire alla gente, altrimenti si rischiano di ingenerare aspettative irrazionali».

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