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«Attenti, se lo sa la procura qua ci arrestano tutti»

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Èquesto stralcio di intercettazione, incrociato con una serie di elementi documentali raccolti nelle ultime ore, che avrebbe permesso ai carabinieri di raccogliere nuovi elementi d'indagine su presunti abusi compiuti nella gestione politico-amministrativa dell'assessorato regionale alla sanità della Regione Puglia. L'intercettazione è dei mesi scorsi. A parlare è un dirigente dell'assessorato. A registrare la conversazione una microspia piazzata dai carabinieri del nucleo investigativo. A cosa faccia riferimento l'interlocutore non è certo ma le voci che si rincorrono parlano di un atto amministrativo che in assessorato, nei mesi scorsi, stavano studiando a tavolino per favorire - secondo l'accusa - persone ritenute vicine all'allora assessore regionale alla sanità Alberto Tedesco (Pd), dimessosi il 6 febbraio scorso dopo aver appreso di essere indagato e poi ripescato al Senato al posto di Paolo De Castro, eletto all'Europarlamento. A quell'atto apparentemente illecito i carabinieri sarebbero arrivati nelle ultime ore. Ma c'è di più. Il primo settembre scorso il capitano dei carabinieri Cataneo e il pm della Dda Digeronimo sono stati in missione a Milano. Nel capoluogo lombardo hanno ascoltato un misterioso testimone che avrebbe offerto un contributo rilevante per far comprendere meglio il modo in cui sono stati gestiti gli appalti nella sanità.

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