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Cinquanta compagnie e un buco di 6 miliardi

Aereo Air France

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La compagnia slovacca è il simbolo di un mercato, quello del trasporto aereo, che negli ultimi mesi ha registrato bilanci dal colore rosso. Sono i dati dell'International Air Transport Association (Iata) a far suonare il campanello di allarme. Le compagnie aeree hanno fatto registrare perdite superiori ai 6 miliardi di dollari, nei primi sei mesi dell'anno. La Iata sottolinea che una ripresa del traffico passeggeri e merci sta ricominciando - l'estate ha dato la sua scossa - ma ancora su fragili fondamentali. Inoltre le perdite non sembrano arrestarsi, in quanto il segno meno regna anche tra i dati del secondo trimestre. Poche eccezzioni solo in Nord e Sud America. Cinquanta compagnie hanno dichiarato perdite oltre i due miliardi di dollari, nel secondo trimestre, e di quattro miliardi, nel primo. Le cause principali dei bilanci in passivo e del fallimento di alcune compagnie sono da ricercare alla voce «fornitori». «C'è un problema strutturale nel modello di business - spiega il segretario generale di Assaereo, Aldo Francesco Bevilacqua - dove i margini sono ridotti. Di situazioni di difficoltà economiche ce ne sono numerose». Bevilacqua dice che «si è costretti a fare acquisti in condizioni di oligopolio o addirittura monopolio. Questo vale per l'acquisto dei mezzi, del carburante, della concessione di un leasing, dei softwere. Mentre le compagnie aeree sul mercato che sono in concorrenza sono molte». E i bilanci rossi sono spesso motivo dello stop alla licenza di volare. Solo nel 2009 l'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) ha sospeso la licenza a quattro compagnie aeree. Sono Air Viaggi San Raffaele, Action Air, MyAir ed Elio Srl. Proprio il caso MyAir aveva fatto scalpore. Il provvedimento dell'Enac era arrivato il 22 luglio scorso, facendo rumore sulle pagine dei giornali anche in ragione dell'odissea delle centinaia di passeggeri rimaste a terra. Inizialmente sembrava che la compagnia di Carlo Bernini dovesse subire uno stop temporaneo fino al 31 luglio, ma l'Ente ha precisato che non si tratta di un provvedimento provvisorio. Ora, riferiscono alcune fonti informate, MyAir sarebbe in cerca di un nuovo socio per risanare i conti e tornare a volare, anche se all'Enac nessun segnale è ancora giunto. Intanto i dati globali negativi scuotono il settore. E i due modolli di business, low cost e tradizionale, sembrano dirci sempre più quale rotta prendere.

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