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Salta la cena tra Berlusconi e Bertone Scontro tra la Cei e "Il Giornale"

Il premier Silvio Berlusconi con il segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone

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La «bomba» la lancia di buon mattino il Giornale che apre a tutta pagina con la denuncia di un «incidente sessuale» che sarebbe occorso al direttore di Avvenire Dino Boffo il quale - scrive Vittorio Feltri nell'editoriale - «intimidiva la moglie dell'uomo con il quale aveva una relazione». Un «killeraggio allo stato puro», ha reagito il direttore dell'Avvenire (che con Famiglia Cristiana ha martellato in questi giorni sulle vicende osè che hanno coinvolto il premier) al quale il direttore del giornale ha ribattuto che si tratta di un «documento pubblico. Il caso ha messo in fibrillazione il mondo politico e reso rovente la linea Vaticano-Governo proprio alla vigilia del gran giorno, quello della Perdonanza celestiniana all'Aquila dove tutto era pronto per l'evento e per la cena che avrebbe visto allo stesso tavolo il premier Silvio Berlusconi e il segretario di Stato vaticano card. Tarcisio Bertone. Un incontro molto atteso che gli osservatori politici avevano interpretato come una nuova riconciliazione dopo lo strappo della Lega con la chiesa sull'immigrazione, e dopo le tante critiche rivolte al governo dai giornali vicini al Vaticano. Ma alle 13:19 le agenzie hanno battuto una notizia che il mondo politico ha subito collegato alla 'bombà Boffo. La sala stampa vaticana ha comunicato che la cena della Perdonanza annunciata per questa sera all'Aquila, «è stata annullata». Nella stessa nota anche l'annuncio della decisione del presidente del Consiglio di delegare, quale rappresentante del governo alle celebrazioni, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. «Questo, per evitare strumentalizzazioni».   Il Premier Silvio Berlusconi si dissocia pubblicamente dall'editoriale di Vittorio Feltri sulla prima pagina del "Giornale" sul direttore di "Avvenire" Dino Boffo. "Il principio del rispetto della vita privata - scrive Berlusocni in una nota - è sacro e deve valere sempre e comunque per tutti. Ho reagito con determinazione a quello che in questi mesi è stato fatto contro di me usando fantasiosi gossip che riguardavano la mia vita privata presentata in modo artefatto e inveritiero. Per le stesse ragioni di principio non posso assolutamente condividere ciò che pubblica oggi il Giornale nei confronti del direttore di Avvenire e me ne dissocio".

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