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La riforma sanitaria è più lontana

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Unsuo successore non sarà nominato prima del 2010. Non solo Ted era uno dei più strenui difensori della mutua per tutti gli americani, ma con la scomparsa dello storico senatore, che non potrà essere sostituito immediatamente a Capitol Hill, il partito democratico al potere perde la maggioranza qualificata di 60 seggi, necessaria per impedire all'opposizione repubblicana di fare ostruzionismo. Spesso decisivo nelle grandi battaglie parlamentari, in settori chiave come l'istruzione pubblica o l'immigrazione, Ted Kennedy lo era ovviamente anche in quello della previdenza, dato che presiedeva con passione e determinazione la commissione senatoriale per la salute, l'istruzione, le questioni di lavoro e le pensioni, la cosiddetta «Help'. Il decano del senato, il rappresentante della West Virginia Robert Byrd, un democratico di 82 anni, ha proposto di dedicare la riforma sanitaria alla studio proprio al senatore scomparso oggi. E la speaker della Camera, Nancy Pelosi si è detta convinta che «il sogno di Ted Kennedy diventerà realtà quest'anno». Ci potrebbero però volere 5 mesi per nominare un nuovo senatore e gli appelli dello stesso Kennedy per modificare la legge all'ultimo minuto in modo da non compromettere la riforma sanitaria sono caduti nel vuoto.

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