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PORTO ROTONDO Il rapporto tra i due è consolidato, si conoscono bene.

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Berlusconitituba. L'altra sera, durante la festa della figlia Marina, ha detto agli ospiti che non ha intenzione di vedere. Poi però ad amici e parenti ha fatto capire che invece vorrebbe cedere, andare via, quasi scappare. Di sicuro considera la villa con annesso parco a punta Lada una cosa sua, una sua realizzazione. Personalmente cura le piante, i cactus, gli ibiscus, gli olivi e la serra delle farfalle. Ispeziona i viali e controlla che tutto sia a posto con precisione maniacale. Il distacco sarebbe impossibile. O almeno impensabile al momento. Anche se proprio il premier avverta sempre più come violata la sua villa. Violata dalle foto del paparazzo Zappadu che ha immortalato più di cinquemila scatti negli ultimi anni che ritraggono il capo del governo e i suoi ospiti in intimità. Una sequenza che non accenna a finire. L'ultimo caso è appena di ieri. Quattro fotografi erano stati bloccati lunedì sera mentre riprendevano l'arrivo, a bordo di uno yacht, di Marina al party del suo quarantatreesimo compleanno. Il premier ha personalmente firmato la querela consegnata ai carabinieri e la denuncia al garante della privacy, ai fotoreporter sono state sequestrate le schede delle macchine fotografiche. Ma le immagini sono ugualmente finite sul sito di un giornale inglese, il Daily Mail: ritraggono il presidente del consiglio in accappatoio mentre passeggia sul pontile della sua villa. Le intrusioni non sono più un ricordo, il che genera un certo fastidio a Berlusconi che lo ha ripetuto in più di un'occasione agli amici che lo hanno chiamato in questi giorni. Basterà perché il Cavaliere accetti l'offerta di Usmanov? Di sicuro nello specchio d'acqua davanti alla Certosa sono comparse un paio di motovedette dei carabinieri. Di solito si dispongono in quel modo quando il Cavaliere decide di pranzare nei gazebo vicini al mare. E soprattutto non vuole che occhi indiscreti provino a sbirciare. Quando vedrà Usmanov sarà un incontro dal sapore particolare anche perché i due si assomigliano. Passione sfrenata per il calcio per entrambi, visto che Berlusconi ha il Milan e Usmanov ha invece una partecipazione nell'Arsenal, la squadra inglese tra l'altro che eliminò i rossoneri dalla Champions League due anni fa. Interessi nelle tv, Usmanov infatti ha anche acquistato il 75% della Muz tv, la versione russa della più famosa Mtv, un canale musicale per giovani. Ha un patrimonio valutato intorno a 5,5 miliardi di dollari e secondo la rivista Forbes, è il diciottesimo uomo più ricco al mondo. Usmanov ha un contatto diretto con Berlusconi: è Vassily Anisimov, suo amico e socio, comprò dal Cavaliere Villa Tulipano a Porto Cervo. L'affare, tuttavia, se andasse in porto avrebbe anche un risvolto politico. Appena la settimana scorsa Berlusconi è volato ad Ankara per l'inaugurazione del nuovo gasdotto South Stream tanto caro a Putin, visto che gli consentirebbe di scavalcare l'Ucraina, Paese con il quale ha un forte contenzioso che riesplode a ogni cominciare dell'inverno. Il progetto South Stream, a cui lavora intensamente proprio Gazprom, va di traverso agli americani che spingono per un progetto alternativo, Nabucco, e hanno provato a sabotare il sogno russo. Della vicenda ne hanno parlato anche Obama e Berlusconi. E soprattutto il premier italiano e Putin, nell'aprile nel 2008. Dove? Guarda caso, a Villa Certosa dove il premier russo venne ospite subito dopo le elezioni politiche. Anche se conosceva già la zona, era venuto in visita con moglie e figlie. La sua offerta non arriva a caso. Perché gli occhi su Villa Certosa li ha messi da tempo anche un altro magnate russo, Vyacheslav Kantor, che ricopre anche la carica di presidente del Congresso ebraico del suo Paese. Posizionato a quota 717 nella classifica di Forbes, Kantor - a differenza di Usmanov che ha una villa a Porto Cervo - conosce benissimo Punta Lada. Ha infatti due ville in zona, Villa Pucci e Villa Fabbri. In passato ha avuto anche dei problemi visto che è stato accusato di abusi edilizi. È sostanzialmente un vicino di casa del premier italiano. Da settimane manda emissari e intermediari ribadendo la sua intenzione di comprare la Certosa. Ma non si può dire che abbia molto in comune con il Cavaliere visto che è un grande imprenditore di fertilizzanti agricoli, una sorta di Ferruzzi russo. Si sa che Silvio ha un debole per i russi. Con Putin il rapporto è saldo. E sicuramente ne hanno tratto giovamento le casse di Eni. Ma che farà? Vende o no? Se davvero il grimaldello delle lusinghe moscovite dovesse aprire un varco e decidesse così di vendere il Cavaliere ha una ipotesi di riserva. Ha infatti una proprietà a Costa Paradiso, vicino Olbia. Forse anche più comodo perchè meno distante dall'aeroporto. Potrebbe decidere di costruire lì una nuova «fortezza» a prova di paparazzo.

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