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Superenalotto: niente 6 E il jackpot "lievita"

Febbre da Superenalotto

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Fabio Felici 40-41-49-56-61-63: questa la combinazione che ieri sera ha deluso i 20 milioni di italiani in preda alla febbre da SuperEnalotto. Nessuno è stato infatti capace di indovinare i 6 numeri estratti ed il jackpot per il prossimo concorso vola così oltre a 122 milioni di euro. E comunque di febbre si può davvero parlare. Nei primi 3 concorsi di agosto si sono infatti già incassati oltre 160 milioni di euro, praticamente la stessa cifra raccolta in tutto il mese di agosto dello scorso anno. Ma non c'è rischio che qualcuno si «ammali» di SuperEnalotto. A dirlo è il sottosegretario con delega ai giochi Alberto Giorgetti: «Il Superenalotto è un gioco di sorte che non conduce a comportamenti patologici o compulsivi e l'incremento di questi giorni, che sta determinando un jackpot da record, è dovuto a un aumento del numero dei giocatori, non di giocate. La molla che li spinge infatti è tentare la fortuna, partecipando a quello che è ormai diventato un evento di carattere internazionale visto che c'è addirittura chi viene a giocare dall'estero. E più il montepremi aumenta, più cresce l'attrattiva del gioco». A ulteriore riprova il sottosegretario sottolinea che: «le giocate sono basse, da uno o due euro e anche chi si affida ai sistemi di solito lo fa in gruppo, per dividere la spesa, quindi è facile che anche le vincite poi si dividano fra più persone». Giorgetti boccia anche la proposta di limitare il montepremi: «È proprio la possibilità di una vincita così elevata a rappresentare un sogno. Mettere un tetto sarebbe un elemento deterrente, spezzerebbe l'incantesimo, dal momento che lo spirito è proprio quello di partecipare a un fenomeno di massa». E dopo aver coinvolto sindaci, monsignori e scienziati, il jackpot record del SuperEnalotto ha scatenato anche la fantasia dei Monopoli di Stato. È stata infatti aperta la scommessa sulla possibile uscita del «6». Si può quindi puntare se nel prossimo concorso verrà vinto il premio maggiore. La Snai già offre le prime quote: il «no», cioè che il «6» non venga centrato, vale la quota simbolica di 1,13 volte la posta, mentre il «sì», ovvero che ci sia un nuovo neo milionario, paga la quota di 4,50 (scommettendo 10 euro se ne vincerebbero 45). Insomma anche gli esperti di scommesse sono scettici sulla possibilità che qualcuno indovini la sestina milionaria. Tornando ai 122 milioni in palio domani sera, l'agenzia specializzata Agicos ricorda che si tratta del premio più alto attualmente al mondo ed il sesto di sempre. Il record della vincita più alta in Europa appartiene ancora alla lotteria multistatale Euromillions, che il 10 maggio scorso regalò un primo premio di 126 milioni di euro.

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