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Il Pm Digeronimo non molla Ascoltato il manager sanitario pentito

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Erilancia la sfida. Galeotto è stato un libro, che il magistrato considera un vademecum per la sua inchiesta: «La sanità malata, viaggio nella Puglia di Vendola» (Glocal editrice). L'autore è un ex manager della sanità di estrazione comunista, che dopo aver ricoperto incarichi apicali negli organigrammi del sottopotere vendoliano, ha deciso di lanciare sorprendentemente la spugna. Ieri nella Procura barese, infatti, è stato ascoltato Maurizio Portaluri, vicino a Medicina democratica, attualmente direttore del reparto di Radioterapia dell'ospedale Perrino di Brindisi, dal 2005 al 2007 direttore generale dell'Asl Barletta Andria Trani, dal luglio al dicembre del 2007 direttore Generale dell'Ircss Istituto Tumori di Bari. Fino al giorno delle sue inattese dimissioni. L'abbandono della barca del centrosinistra fu esplosivo. Ecco una rassegna delle pesanti accuse: la presa di distanze era da un sistema «costruito poco sugli interessi del malato e molto su quello degli operatori: le lobbies delle professioni mediche, gli interessi consolidati delle caste, dell'università e anche dell'industria biomedica», con forti bordate alla politica «assai presente negli ospedali: per trovare un consigliere regionale è più facile entrare in una Asl che non in via Capruzzi (sede del consiglio regionale n.d.r.)». Vendola aveva pensato di poter trasformare un combattivo medico antisistema in un manager della sanità di una delle regioni dove il governo degli interessi e dei rapporti tra amministrazione e impresa è davvero perverso.

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