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Roma, gara Pd-Pdl a «coccolare» l'Udc

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Unagara a chi si spinge più in là nei complimenti. A lui ma soprattutto al partito. Francesco Carducci, ex assessore di Francesco Rutelli, per anni gravitato attorno all'ex sindaco di Roma e recentemente approdato all'Udc, è stato nominato da Pier Ferdinando Casini responsabile del partito per Roma. E dal Pdl e dal Pd sono partite decine di messaggi di congratulazioni. E di stima nei confronti dell'Udc. Come nessuno si ricorda sia mai successo per nomine di questo tipo avvenute tra i centristi. Il motivo è semplice: nei prossimi tre, quattro mesi l'Udc dovrà decidere con chi allearsi nel Lazio per le regionali del 2010. E la sua scelta potrebbe essere decisiva. Così dai vertici di Pd e Pdl sono arrivati chiarissimi segnali di apertura. Ha iniziato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha tessuto un elogio dei centristi: «Rivolgo a Francesco Carducci i miei più sinceri auguri per l'importante incarico al quale è stato chiamato dall'Udc. L'Udc è una forza essenziale e importante per la rappresentanza democratica di Roma e, per questo, sono convinto che, come già sta avvenendo con il segretario regionale, Luciano Ciocchetti, si possa sviluppare anche a livello romano un dialogo pur da posizioni diverse ma per il bene comune della nostra città». Per il Pd sono invece intervenuti Nicola Zingaretti e Piero Marrazzo. «Desidero rivolgere le mie congratulazioni a Francesco Carducci per l'importante nomina che lo ha portato ai vertici dell'Udc di Roma — ha detto il presidente della Provincia — L'Unione di Centro rappresenta una realtà radicata sul territorio, una conferma per molti elettori che credono nella forza e nella personalità di un partito che ha programmi, idee e interessanti spunti di dialogo e di confronto». Stessa musica dal presidente della Regione che ha aggiunto un «sono sicuro che tali competenze ne faranno una risorsa preziosa per il suo partito e un interlocutore importante per la politica romana e del Lazio». «Musica» per le orecchie di Pier Ferdinando Casini, il quale, infatti, ha commentato così la nomina del nuovo coordinatore romano: «Questa scelta mira a trasformare profondamente la nostra presenza e arricchirla con personalità esterne al partito. In vista delle elezioni regionali l'Unione di Centro è conscia delle responsabilità che gli sono affidate e negli Stati Generali si rivolgerà alle forze sociali, alle categorie produttive, al mondo dell'associazionismo per presentare un "Progetto Roma" che si innesterà sulla proposta programmatica per le elezioni regionali». Per il momento, però, l'Udc sembra maggiormente interessata a fare «acquisti» nel campo del partito Democratico. Specialmente a Roma e a Milano, dove il partito di Casini ha difficoltà a trovare quadri dirigenti. Nella capitale l'unico punto di riferimento «pesante» dell'ex presidente della Camera era Luciano Ciocchetti. Ora si è aggiunto Francesco Carducci e fra qualche giorno potrebbe diventare ufficiale anche il passaggio di Franco Cioffarelli, anche lui ex assessore (con la prima Giunta Veltroni), ed ex Ppi vicino a Enrico Gasbarra. «Da noi ci sono più possibilità di potersi candidare — spiega Roberto Rao, deputato dell'Udc — mentre nel Partito Democratico molti sono chiusi. Inoltre nel Pd c'è molta delusione fra chi è più vicino ai valori del centro. Per questo credo che ci saranno altri "arrivi"».

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