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"Celebriamo l'Unità d'Italia ma senza spreco di soldi"

Silvio Berlusconi

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Non è un caso infatti se ieri, durante uno degli ultimi Consigli dei ministri prima della pausa estiva, Berlusconi ne ha parlato ampiamente, sottolineandone l'importanza. Non basta l'elenco di opere e iniziative - contenute nel decreto legge 01.10.2007 n.159 - programmate da un Comitato interministeriale proprio in vista dell'anniversario del 2011. O per lo meno, non è quello che il Cavaliere avrebbe in mente. Nella sala di Palazzo Chigi, davanti ad una squadra attenta di ministri, Berlusconi avrebbe annunciato di voler organizzare la festa dell'Unità d'Italia in modo tale da poter valorizzare l'evento al massimo, ma senza spreco di soldi. «Dobbiamo dare un segnale - avrebbe ragionato il premier - ed evitare di finire in polemiche inutili, ma sono d'accordo che questo è il momento di stringere i cordoni della borsa. Cercherò di trovare una soluzione e in questo periodo di pausa di ragionare sulla fattibilità dei progetti in cantiere». Alla fine, tutti contenti e d'accordo. A Berlusconi piena delega per organizzare il 150° compleanno del nostro Paese. Una riunione lunga, quella di ieri, quasi due ore e mezzo. Il premier ha parlato a lungo, facendo una sorta di bilancio dell'anno in chiusura, e dando qualche anticipazione di quelli che saranno i prossimi obiettivi. Oltre all'Unità d'Italia, Berlusconi ha parlato di un'altra ricorrenza da organizzare, la strage di Bologna, l'anno prossimo al trentesimo anniversario. Poche parole sul piano sud, solo per ribadire l'impegno del governo verso a realizzare una serie di grandi opere in tutto il Mezzogiorno. A questo punto, sembra quasi tutto pronto per le vacanze. Per lo meno per quelle dei ministri. Sì perché Berlusconi sarà nella Capitale ancora per tutta la prossima settimana, proprio per definire il piano sud. Una partita tutt'altro che chiusa. Se è vero infatti che le minacce "separatiste" di Raffaele Lombardo e Gianfranco Miccichè sono rientrate, il piano di per se ancora non c'è, come dimostra il fatto che sul tavolo del Consiglio dei ministri non è approdato. D'altra parte, lo stesso premier aveva parlato di un progetto organico dopo la pausa estiva. Il Cavaliere a questo punto non vuole colpi di scena. Anzi, come lui stesso ha ribadito nella riunione con l'esecutivo lavora adesso «per evitare di avere un autunno caldo». Il che significa che bisogna sciogliere ora tutti i nodi della maggioranza per poi ripartire a settembre proiettati sulle future scadenze. Ci sono le regionali dell'anno prossimo a cui pensare, così come le riforme da portare a termine (vedi la tanto cara Giustizia). «Tutto il lavoro di questi giorni - raccontano da ambienti di governo - è finalizzato ad evitare un autunno di tensioni sul piano sociale. La fine della crisi è vicina, lo ha confermato anche Obama, ma i segnali positivi dal fronte finanziario anticipano di qualche mese l'economia reale, cioè le industrie ed i posti di lavoro». Oggi per il premier, altra riunione a Palazzo Chigi e poi confenza stampa di bilancio di fine anno, con tutte le emergenze risolte negli ultimi mesi: Napoli, Palermo, l'Abruzzo.

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